Nuovo attrito tra l’attrice Rose McGowan e il produttore Harvey Weinstein.
McGowan è stata uno dei volti principali del #MeToo, mentre Weinstein è uno dei principali accusati per presunte molestie e violenze sessuali, sebbene il produttore sostenga si sia trattato di rapporti consensuali. Ci sono molte donne che hanno rivelato incontri traumatici, in cui il produttore avrebbe cercato di esercitare il suo potere per ottenere favori sessuali da parte delle attrici.
Una delle accusatrici è stata appunto McGowan. Come riporta Bbc, l’attrice ha intentato una causa contro il produttore, i suoi avvocati e un’agenzia di intelligence privata. Tutte queste persone, secondo McGowan, avrebbero cercato di zittirla: il team di Weinstein abbiano cospirato per screditarla dopo aver appreso dell'imminente pubblicazione di un libro. Tra le accuse ci sono racket, invasione della privacy e frode.
McGowan ha detto di essere stata stuprata da Weinstein in una stanza d’albergo nel 1997. L'artista ha spiegato che nel 2016 ha iniziato a scrivere questo libro, che avrebbe incluso la narrazione della presunta aggressione. Secondo McGowan, il team di Weinstein si sarebbe assicurato che il volume non venisse mai pubblicato. In realtà il libro è stato pubblicato l’anno scorso e non parla solo del presunto abuso, ma di come Weinstein, secondo la sua autrice, abbia “avvelenato l’industria cinematografica e televisiva”.
Le parti contro cui è stata fatta causa hanno affermato che le ragioni di McGowan siano “prive di fondamento” e attendono con ansia di andare in tribunale per chiarire la questione.
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