L'attrice Rose McGowan ha deciso di affidare a Twitter una confessione su un episodio del suo passato che non aveva mai avuto il coraggio di rivelare. Con un semplice tweet l'interprete di una delle indimenticate "Streghe" del piccolo schermo ha raccontato: "Un procuratore (donna) mi ha detto che dal momento che avevo girato scene di sesso in un film non avrei mai vinto contro un boss dello studio cinematografico".
Un messaggio comprensibile solo se legato all'hashtag con cui è stato lanciato.
L'attrice ha infatti voluto partecipare alla campagna dell'hashtag, #whywomendontreport, che significa "perché le donne non denunciano", sensibilizzando su un problema che negli Stati Uniti sta emergendo sempre più, ovvero la violenza fisica, verbale psicologica e mediatica sulle donne.
L'attrice ha poi continuato a twittare criptici messaggi, senza mai rivelare il nome del suo aguzzino, ma spiegando che lei e il suo ex fidanzato dell'epoca avevano preferito tacere perché aveva venduto i diritti di un proprio film al manager che poi l'ha violentata.
Solo pochi mesi fa, Rose McGowan aveva mosso un'altra pesante accusa agli studi hollywoodiani, in particolare alla Fox, colpevole di "sponsorizzare" la violenza dell'uomo sulla donna, a causa di un cartellone pubblicitario per l'uscita del film "X-men: Apocalypse".
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