Sabrina Salerno confessa: "Ricevo richieste allucinanti, il feticista è la cosa più normale"

La cantante e showgirl icona degli anni ’80 si racconta a 360 gradi, in un momento di pausa della sua tournée internazionale, parlando del suo rapporto con il web, della personale lotta al cyberbullismo e delle richieste assurde che riceve da feticisti e fanatici

Sabrina Salerno confessa: "Ricevo richieste allucinanti, il feticista è la cosa più normale"

Sabrina Salerno è e rimarrà un’icona degli anni ’80 e ’90. Grazie alla sua grinta e alla sua determinazione è riuscita a rimanere sulla cresta dell’onda, stando al passo con i tempi e con le mode pur rimanendo sempre se stessa. La cantante e showgirl è una fiume in piena, energia allo stato puro: la tournée europea in corso, la passione per il fitness, la famiglia e i progetti futuri a cui sta lavorando, confermano il suo momento d’oro. Merito anche dei social network che l'hanno avvicinata al grande pubblico del web. In esclusiva per i lettori de ilGiornale.it, Sabrina Salerno ha svelato qual è il suo rapporto con i social, tra aneddoti e richieste assurde, puntando però anche l’attenzione sul fenomeno dilagante del cyberbullismo di cui, anche lei, è stata suo malgrado vittima.

Attualmente sei impegnata in Europa con una serie di concerti?

"Torno la domenica e il mercoledì riparto quindi ho solo due giorni per recuperare , sono pochi per sistemare le cose, per fare palestra, per fare le spese, tutto di corsa insomma, però fino al 21 dicembre sarò impegnata nella tournée internazionale".

Pubblichi molte storie su Instagram, condividi foto e video con i tuoi fan su Facebook, insomma sei molto attiva sul web. Che rapporto hai con i social network?

"Credo che siano un ottimo mezzo per far capire alle persone che ti seguono cosa stai facendo e in che direzione stai andando. Io principalmente pubblico cose professionali, l’unica cosa più ludica che condivido è la palestra, poi tutto il resto è legato al lavoro. Sono un ottimo mezzo di promozione: per la gente, oggi, è come guardare la televisione, guardare chi ti piace. Come un reality, però, con la differenza che il protagonista sceglie cosa vuol far passare, che non è da poco. Nei reality sei alla mercé di tutto, vai in bagno, litighi… invece sui social mandi solo quello che ti va".

Poche settimane fa, hai denunciato alcuni profili social di persone che ti avevano insultato. Cosa è successo? Cosa ti avevano scritto?

"Non sono stati neanche insulti così pesanti. Una signora della mia età, tra l'altro, mi ha insultato fisicamente, dicendo che le mie foto non erano appropriate. Non capisco cosa volesse intendere veramente, però l’ho denunciata perché non volevo far passare il messaggio che tutti, siccome sei un personaggio pubblico, possono permettersi di dirti la qualunque. Io mi sono un po’ stufata di questa cosa, è una questione di rispetto. Se io non ti piaccio è inutile che tu venga sul mio profilo e fai dei commenti inappropriati. Io mi difenderò sempre da tutto, non sono quella che sta zitta. Ti faccio un paragone un po’ diverso. Oggi sai che il bullismo nelle scuole è un grosso problema. Parlo spesso con la polizia postale, dove ho degli amici, e ci sono situazioni e atteggiamenti dei ragazzi di oggi che chiamano le ragazze 'troia' e 'puttana'. Questa cosa è diventata quasi la normalità e le ragazze la prendono come se niente fosse. Ma le parole sono importanti, le parole sono come sassi tirati in faccia che fanno male e non vanno accettate, assolutamente. Motivo per il quale se una persona mi insulta su Instagram non sto zitta. Il cyberbullismo sta dilagando tra i ragazzi e nelle scuole, per questo bisogna far passare il messaggio, anche nelle scuole, dove sono andata a parlare. Oggi c’è una violenza, una crudeltà in questi giovani che fa paura”.

Ma i social sono anche il terreno ideale di chi ha idea un po' particolari, dei feticisti e non solo. Sei mai stata contattata sul web per richieste particolari?

"Me ne capitano ogni giorno. Potrei scrivere un libro per tutte le richieste che ricevo, dalle richieste di matrimonio, come se la gente non sapesse che sono sposata, a tanto altro. Certe cose non le racconto neanche perché sono talmente allucinanti che il feticista è la cosa più normale. Sono disposti a qualsiasi cosa. Evidentemente c’è qualcuno che accetta sennò non ci proverebbero. Sono fuori, molto alternativi e creativi, per lo più degli uomini che credono di poter comprare tutto".

Puoi raccontarci un episodio?

"La cosa più assurda mi è successa con un feticista, che voleva regalarmi delle Louboutin: mi mandava le foto e mi voleva regalare tre paia di queste scarpe. Io ovviamente non gli ho dato il mio indirizzo, se proprio le voglio me le vado a comprare. Ma aveva una fissa, durata del tempo, poi fortunatamente ha smesso. Io appena vedevo i suoi messaggi li eliminavo, è stata una cosa incredibile. Ti dà l’idea di uno che pensa: 'Ti mando le Louboutin perché vorrei vederle indossate su di te'. Secondo te io mi faccio mandare le scarpe per poi inviarti delle foto? No, ma ce ne sono una marea di persone così. Chi ha a che fare con tante persone sui social si rende conto che questo è un mondo un po’ particolare, un po’ matto. Ci sono persone fantastiche che ho conosciuto grazie a Instagram, persone del passato con le quali non avevo più contatti, mi ha permesso di riprendere amicizie, di conoscere artisti meravigliosi, da pittori a truccatori incredibili. Poi ci sono gli ossessionati, che vivono su Instagram dalla mattina alla sera e sono anche grandi, gente di 40/45 anni e questo lo trovo un po’ strano, perché neanche mio figlio (che ha 15 anni) ci sta tanto. Anche se mio figlio non fa testo perché su Instagram ha pubblicato una foto e non si fa selfie".

Sei uno dei sex simbol degli anni ’80 e ’90 e ancora oggi il sogno di migliaia di italiani e non solo. Ti vedremo presto in tv?

"Fino

al 2020 sono impegnata con la nuova tournée internazionale con la Cheyenne Production che terminerà al Casinò di Parigi, ho in ballo progetti importanti ma per quanto riguarda la televisione, dipende…si…no? (ride, ndr)".

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