"Sono consapevole di essere un sex symbol, anche se la gente che mi conosce sa come sono. So che devo essere sognato e desiderato da più persone: se devo essere desiderato da un uomo che, per desiderarmi, ha bisogno di pensare che sono gay, va benissimo. Lo stesso vale se vuole sognarmi una signora di 60 anni. Facciamo spettacolo, dobbiamo far sognare la gente".
È un sorprendente Gabriel Garko a rispondere in sala stampa a chi gli chiede se provi fastidio ad essere considerato anche un’icona gay. Alla "confessione" fa subito da contraltare il graffio di Virginia Raffaele: "Nun se butta via niente Garko, eh?". L’attore dice anche la sua sulle unioni civili: "Penso che se due persone sono maggiorenni e consenzienti sono libere di fare quello che vogliono, non sono in grado di giudicare nessuno. L’importante è che non diano fastidio alle persone che non devono essere infastidite". Poi Garko ha parlato del suo incidente durante l'esplosione di una villa a Sanremo che è costata la vita ad una donna: "Ero venuto per co-condurre e lo farò. Sto bene.
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