Stanchi e non troppo entusiasti (ma del resto non siamo nemmeno più capaci di emozionarci) siamo arrivati alla quarta serata del festival di Sanremo. Un kermesse a tratti tradizionalista a tratti insolita che è riuscita comunque ad entrare nelle case di milioni di italiani. Sicuramente è stata una grande sfida per Amadeus, Fiorello e anche per gli artisti. Sicuramente non è stata quella dello scorso anno perché tutto col Covid è cambiato.
I primi protagonisti della quarta serata sono i quattro finalisti delle Nuove proposte: Davide Shorty, Folcast, Gaudiano e Wrongonyou. Il premio della critica Mia Martini, assegnato dalla sala stampa, va a Wrongonyou. Il premio Lucio Dalla a Davide Shorty. Il vincitore, invece, è Gaudiano: "Dedico la vittoria a mio padre che due anni fa se ne è andato. Ma oggi lo sento vicino".
Poi è la volta dei 26 Big: Aiello, Annalisa, Arisa, Bugo, Colapesce e Dimartino, Coma_Cose, Ermal Meta, Extraliscio feat. Davide Toffolo, Fasma, Francesca Michielin e Fedez, Francesco Renga, Fulminacci, Gaia, Ghemon, Gio Evan, Irama, La Rappresentante di Lista, Lo Stato Sociale, Madame, Malika Ayane, Maneskin, Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band, Noemi, Orietta Berti, Random, Willie Peyote.
I Maneskin portano un po' di brio
La quarta serata parte un po' con il freno a mano tirato. Per fortuna ci sono i Maneskin. Ah, iniziano già le prime polemiche: questa sera Ama sfonda le due di notte.
Orietta Berti: impeccabile
Nient'altro da aggiungere.
Fiorello parla di animali: pure lui si annoia
Senza nulla togliere a Piero Angela, Fiore si è buttato alla scoperta del mondo animale. Dopo aver passato in rassegna alcuni comportamenti particolari di pesci, gorilla e pitoni se ne è uscito con un "bisogna amare gli animali. Ora non voglio fare il Greto Thunberg, ma dire che gli animali vanno amati".
Torna Ibrahimovic più concentrato e "scazza" con Amadeus
Ormai se ne sono accorti tutti che questo Festival sta sfidando i nervi di tutti. "Regola numero 5: c'è troppa gente in campo, rischiamo squalifica. Lascia solo tamburi e ragazze, gli altri via", dice Ibra. Beh, basta fare un giro sui social per vedere quanto malcontento ci sia. Ama, nel presentarlo, lo ha chiamato supereroe visto che ieri sera è arrivato in moto con uno sconosciuto, ma Zlatan non apprezza: "Ho sentito che mi hai chiamato supereroe. Mi hai sottovalutato. Col motociclista è stato facile: gli ho detto o mi porti a Sanremo o Amadeus fa il Festival anche il prossimo anno".
Achille Lauro questa sera si è superato (e con lui Fiorello)
Nel quadro - con una finta corona di spine, tunica nera, rossetto nero - c'è Fiore, in contrasto con il total white dell'angelo Achille. I due fanno esplodere il Teatro. L'opera di Achille Lauro è dedicato al punk rock. Per l'occasione canta le due canzoni con le quali è stato protagonista alla kermesse. Prima, però, Lauro, vestito di piume bianche, scende le scale sulle note dell'Inno di Mameli con la bandiera tricolore a spalle. Ad aspettarlo al fondo il suo socio Boss Doms. A quel punto parte la marcia nuziale e i due si baciano a centro palco: "Ci son cascato di nuovo". Poi canta Me ne frego, con la quale ha partecipato al Festival nel 2020, e a seguire Rolls Royce (Sanremo 2019).
"Sono il Punk Rock - dice prima di cantare -. Icona della scorrettezza. Purezza dell'anticonformismo. Politicamente inadeguato. Cultura giovanile. San Francesco che si spoglia dai beni, Elisabetta Tudor che muore per il popolo. Giovanna D'Arco che va al rogo. Prometeo che ruba il fuoco agli dèi. Sono un bambino con la cresta, Un uomo con le calze a rete, Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà. Sono l'estetica del rifiuto, Il rifiuto dell'appartenenza ad ogni ideologia. Sono Morgana che tua madre disapprova. Contro l'omologazione del "si è sempre fatto così". Sono Marilù. Dio benedica chi se ne frega".
Fiore e Ama cantano insieme
Con tanto di parrucche anni '80, sulle note di Siamo donne di Sabrina Salerno e Jo Squillo, i due cantano mettendo in scena anche una coreografia. "Sabrina e Jo avete fatto la storia", dice Fiore. "E noi l'abbiamo rovinata", risponde Ama. Purtroppo, esibirsi dopo Achille Lauro, non porta benissimo.
Il monologo sulle donne della Palombelli
La storia della vita di Barbara Palombelli, intrecciata a quella del festival di Sanremo, per mandare un messaggio alle ragazze. "Le donne italiane hanno un compito fondamentale: tengono il Paese, le scuole aperte, le famiglie tranquille, accudiscono tante persone positive", inizia. Poi percorre la sua vita attraverso diversi brani, parla della sua carriera e dei diritti conquistati. "Dobbiamo ribellarci sempre, tanto non andremo mai bene: ci umilieranno, cercheranno di metterci le mani addosso, non saremo mai perfette. Non va bene neanche Liliana Segre. Ma non ci dobbiamo arrendere, anche se il prezzo è molto alto. Le donne forti, le donne vere in questa Europa guidata dalle donne devono contribuire alla grande rinascita del nostro Paese. Io sono sicura, ci credo, è qualcosa che sento che sta per avvenire. L'ho ha detto anche Papa Francesco: non dobbiamo essere prudenti, non vi arrendete. Fate rumore", ha concluso.
Alessandra Amoroso e Emma Marrone tornano all'Ariston. Anche Mahmood fa la sua parte
Le due cantanti sono pazzesche insieme. Sul palco hanno portato Pezzo di cuore. Mahmood canta i suoi successi. Bello show. Insieme all'attrice Matilde Gioli, Alessandra ha riportato al centro dell'attenzione il mondo dei lavoratori dello spettacolo, da ormai un anno fermi. "Ma ora che tante luci sono spente - concludono - noi abbiamo il privilegio di stare su un palco acceso. Quelli che sono qui a Sanremo sono professionisti fortunati perché lavorano. Ma il lavoro deve essere un diritto di tutti, non un colpo di fortuna".
Renga canta ma il microfono non funziona
Il cantante si esibisce due volte. Il microfono non funge bene. Si riparte, tanto c'è tempo.
La top ten della classifica generale
Eccola in ordine crescente: Noemi, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, La rappresentante di lista, Irama, Maneskin, Annalisa, Arisa, Willie Peyote, Ermal Meta.
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