Si chiude, dopo 8 anni, una storia senza vinti e vincitori. Riccardo Scamarcio non spinse la giornalista Barbara Di Palma in discoteca e lei, attribuendogli quel gesto violento, non lo fece in cattiva fede, sicura delle sue ragioni. Finisce senza clamore, a differenza di quello che scatenò anni fa, la vicenda giudiziaria che vedeva l'uno contro l'altra, l’attore e la ex finalista di Miss Italia diventata inviata per la La Vita in diretta. Il tribunale, infatti, ha assolto la donna dall’accusa di calunnia.
Tutto era iniziato il 28 ottobre del 2007, quando Riccardo Scamarcio fu invitato come ospite in una discoteca in provincia di Perugia. E tra la confusione generale, nella folla di ragazzine urlanti, c'è anche la giornalista Barbara Di Palma, inviata del programma La Vita in diretta.
Il giorno dopo in trasmissione la ragazza aveva raccontato che Scamarcio l’aveva strattonata facendola cadere, aggiungendo come "la cosa che mi abbia colpito di più sia stata che Scamarcio non sapeva che ero una giornalista, potevo essere una fan come tante altre". Ci sarebbe poi un teste dell'accusa, uno dei bodyguard in servizio la sera dell'accaduto, che durante il processo ha dichiarato: " Scamarcio allungava un braccio e con la mano aperta abbassava la telecamera per impedire la registrazione".
La giornalista ha sempreribadito che l'attore aveva afferrato la telecamera che lei lei teneva in mano e che, come conseguenza, era caduta. Affermazioni confermate dai testimoni in udienza. Fatti che hanno portato, infatti, alla sentenza di assoluzione.
L'attore sentito durante il processo ha insistito nel negare la circostanza e chiesto un risarcimento altissimo. Sempre in aula, l'attrice Laura Chiatti, anche lei presente quella sera, ha confermato che l'attore non gradiva essere ripreso.
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