Secoli fa era impensabile, per un re o per un erede al trono (maschi, s’intende), non avere delle amanti e delle favorite. Pensiamo, per esempio, al nostrano Papa Borgia (e parliamo di un pontefice, benché monarca), o a Luigi XIV. In alcuni casi le relazioni extraconiugali potevano suscitare scandali, ma di fatto in genere venivano accettate tanto dal popolo quanto dalle mogli costrette a “portare le corna” con ostentata nonchalance. Erano altri tempi, neppure si rifletteva di temi come l’emancipazione della donna, la parità di diritti (anche il “diritto” di tradire, se così vogliamo chiamarlo). Se una regina, o un’imperatrice aveva degli amanti, era additata come una donna pericolosa (per rimanere su toni gentili). Per esempio Caterina la Grande (1729-1796) diede scandalo con i suoi innumerevoli amanti, benché vi sia il fondato sospetto che non fossero poi così tanti.
Non è escluso che le accuse tendessero più che altro a infamarne l’immagine di sovrana illuminata e intelligente che si era costruita anche con l’appoggio del suo amante più importante, il conte Orlov. Fu questi ad aiutarla a detronizzare il marito Pietro III. Le voci secondo cui Caterina fu la mandante dell’uccisione dello zar minacciarono di travolgerla, ma lei fu più forte e iniziò a governare con pugno di ferro. Al contrario nel Seicento mai nessuno ebbe da ridire sul comportamento di Luigi XIV di Francia (1638-1715), che sostituiva di frequente le sue amanti, nonostante la rassegnata disperazione della moglie Maria Teresa infanta di Spagna. Enrico VIII (1491-1547) aveva il “brutto vizio” dai contorni criminali di far decapitare le amanti divenute sue legittime consorti, suscitando scandali che gli costarono perfino una scomunica. Il re d’Inghilterra voleva un erede maschio, ma la moglie Caterina d’Aragona gli diede una femmina. Pur di sposare Anna Bolena, Enrico VIII provocò uno scisma religioso. La Chiesa Anglicana nacque sulla base di uno scandalo e di una relazione extraconiugale.
In tema di scandali Maria Antonietta (1755-1793) non era seconda a nessuno. Anzi, potremmo dire che per il popolo la giovane sovrana fosse “uno scandalo ambulante”. Le spese folli, il ritiro mal visto nel piccolo borgo chiamato “Hameau della regina”, alla ricerca della privacy, le feste glamour e, forse, persino un amante. Cosa ci fu davvero tra la regina Maria Antonietta e il conte Hans Axel von Fersen? Ancora oggi non si sa con certezza, ma i rumors sul loro presunto amore causarono uno scandalo senza precedenti a corte. Forse si trattò solo di una simpatia, o di un amore platonico. Certo il conte era affascinato da Maria Antonietta e non è escluso che lei ricambiasse, magari a livello puramente amichevole. Non abbiamo prove, però Fersen era l’equivalente di un attore di Hollywood odierno e pare che fosse arduo resistergli.
Uno degli scandali di corte a tinte “nere” fu la misteriosa morte dell’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena (1858-1889) e dell’amante Maria Vetsera a Mayerling. La violenta, presunta uccisione della coppia fece traballare le fondamenta non più così solide dell’impero asburgico. Cosa sia accaduto in quel piccolo paese austriaco il 30 gennaio 1889 è ancora oggetto di discussione. Si trattò di due omicidi? Di un omicidio suicidio? Forse la morte dell’arciduca fu naturale? Troppe versioni, troppe “carte in tavola” rimescolate più volte rendono quasi impossibile comprendere la dinamica di uno degli scandali reali più cupi e terribili degli ultimi secoli. Quando il futuro zar Nicola II (1868-1918) era solo uno zarevič, fu la sua scarsa propensione alla ricerca di amanti a far serpeggiare voci maligne che avrebbero potuto dar vita a uno scandalo. Lo zar Alessandro III, non si sa quanto inconsapevolmente, durante una cena di gala fece sedere accanto al figlio una promessa del balletto, Matilde Kshesinskaya.
Da quella sera Nicola e Matilde divennero inseparabili e per lei si aprirono le porte dei più importanti teatri russi. La loro storia terminò quando Nicola si sposò con la futura zarina Alessandra. Non si sa se la fine della relazione con la Kshesinskaya fu opera della famiglia di Nicola. La ballerina stava diventando troppo potente e la sua influenza su Nicola iniziava a destare un certo scandalo. Pare, comunque, che il figlio di Alessandro III fosse davvero innamorato di Alessandra. Anche l’Italia ha la sua buona dose di scandali reali con la vita della Contessa di Castiglione (1837-1899), che riuscì a diventare amante di Napoleone III (una relazione voluta dal conte di Cavour per avvicinare l’imperatore alla causa italiana durante il Risorgimento). La contessa non scalzò l’imperatrice Eugenia solo perché quest’ultima fu più scaltra e rapida nell’allontanare il marito dalle pericolose grazie di Virginia Oldoini.
In epoca più recente è impossibile dimenticare le voci sui tradimenti del principe Filippo, marito della regina Elisabetta II (a cui la serie The Crown avrebbe contribuito ad affibbiare, senza prove, un presunto amante di gioventù, Lord Porchester). A quanto sembra Filippo avrebbe avuto delle amanti già nei primi tempi del suo matrimonio. Tra queste vi sarebbero nomi altisonanti come Daphne Du Maurier (autrice di libri come “Gli uccelli” e “Rebecca la prima moglie”) e la cugina di Elisabetta II, Alexandra Hamilton. Almeno in pubblico Sua Maestà ha sempre mantenuto un aplomb che sfiora lo stoicismo. Camilla Parker Bowles è, ormai, “l’altra” per antonomasia. Il suo nome potrebbe persino essere un sinonimo del termine “amante” sul vocabolario, tanto lo scandalo che la travolse con il principe Carlo e Lady Diana fu impetuoso e inarrestabile. Ormai Camilla è la moglie dell’erede al trono, ma l’immagine del terzo incomodo in un matrimonio “affollato” non le si è mai staccata del tutto di dosso. Per Lady Diana la vita fu un susseguirsi amaro di scandali fino alla morte. Dai tradimenti reciproci con Carlo fino all’ultimo amore proibito con il cardiochirurgo pakistano Hasnat Khan.
I terremoti scandalistici, però, non sono un’esclusiva dei reali inglesi. Charlene di Monaco sarebbe fuggita poche ore prima del matrimonio, dopo aver scoperto che lo sposo Alberto aveva avuto un terzo figlio illegittimo. Nel 2010 venne pubblicata la biografia “Il re riluttante”, dedicata al re svedese Carlo Gustavo. In questo libro fu messa nero su bianco la presunta passione del sovrano per i festini a luci rosse. Nel 2013 Alberto II del Belgio abdicò ufficialmente per ragioni d’età, ufficiosamente per la scomoda presenza di una presunta figlia illegittima, Delphine Boel, tuttora impegnata in una causa legale per il suo riconoscimento. Anche Juan Carlos di Spagna avrebbe tradito molte volte la regina Sofia, la quale in apparenza ha sempre mantenuto un’invidiabile impassibilità.
Sembra che persino Rania di Giordania sia stata sull’orlo del divorzio. In questo caso si tratta di voci ma confermate, ma sembra che re Abdallah avesse una liaison con Hind Hariri, figlia di Rafik Hariri, ex premier libanese morto in un attentato nel 2005. La notizia trapelò attraverso il quotidiano israeliano Yediot Ahronot. I sovrani giordani riuscirono ad arginare in tempo lo scandalo con un silenzio stampa. Nel tempo il loro legame sempre più saldo fece dimenticare i pettegolezzi su questo presunto tradimento. Il caso Epstein che ha travolto il principe Andrea, come ricorda il magazine Grazia è uno di quegli scandali che difficilmente vengono dimenticati dall’opinione pubblica. Il figlio dela regina Elisabetta è accusato di molestie nei confronti di donne anche minorenni all’epoca dei fatti. L’intervista concessa alla BBC ha avuto l’effetto di un boomerang, costringendo Andrea a ritirarsi dalla vita pubblica e a rinunciare all’appannaggio da 249mila sterline, come spiega il Daily Mail.
Una catastrofe totale che non costerà la corona a Elisabetta, ma che ha minato la credibilità dei Windsor e da cui l’immagine del principe è uscita distrutta e irrimediabilmente segnata da un atteggiamento definito freddo e cinico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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