Scomparsa Luigi Favoloso, parla un giudice: "Se tutto finto rischia il carcere"

Luigi Favoloso potrebbe presto presentarsi in tv ma nel frattempo un giudice ipotizza quelli che possono essere i reati a lui ascrivibili, nel caso si dimostri che sia stata tutta una messa in scena

Scomparsa Luigi Favoloso, parla un giudice: "Se tutto finto rischia il carcere"

Dopo lunghi giorni di totale silenzio, Luigi Mario Favoloso ha finalmente dato sue notizie. In principio era stata una mail, poi una telefonata, poi un'altra e infine le storie su Instagram. È sparito da casa da quasi un mese senza dare sue notizie e per lui erano state allertate le forze dell'ordine e alcune delle principali trasmissioni televisive. Ma Luigi Mario sta bene e domani dovrebbe essere presente in studio a Live – Non è la d'Urso. Dovrebbe, perché il condizionale, vista la situazione, è d'obbligo.

Pochi giorni fa, Luigi Mario Favoloso ha svelato di trovarsi in Armenia ma pochi giorni prima il settimanale Chi lo aveva beccato in Svizzera. Nel frattempo, subito dopo la ricezione della prima mail, sua madre aveva immediatamente ritirato la denuncia di scomparsa fatta nei giorni successivi alla sparizione da casa. Con solo il passaporto e il telefono cellulare, ma apparentemente senza carte di credito e denaro contante, Luigi Mario Favoloso aveva fatto perdere le sue tracce da Torre del Greco lo scorso 29 dicembre. È bastata una mail, senza la certezza che fosse inviata da lui, per far sì che sua madre ritirasse la denuncia di scomparsa.

In pochi giorni, la preoccupazione per le sorti di Luigi Mario Favoloso si è trasformata in sospetto, soprattutto per i racconti fatti dalle persone vicine al ragazzo, amiche anche della sua ex fidanzata Nina Moric. Nel momento in cui sono state coinvolte le forze dell'ordine, il caso Favoloso ha smesso di essere un racconto di gossip e si è trasformato in una vicenda giudiziaria dai contorni confusi. Il quotidiano Libero ha voluto interpellare un giudice, Valerio de Gioia, per fare chiarezza su questa vicenda, che da una parte vede una denuncia per sparizione ritirata dalla madre e dall'altra una denuncia appena depositata per percosse e maltrattamenti depositata da Nina Moric, come annunciato da Barbara d'Urso.

Il giudice, però, si sofferma solo sulla prima denuncia, ora stralciata, quella per la sparizione di Luigi Mario Favoloso. "Con la giustizia non si scherza. Se dovesse essere stato tutto inventato, astrattamente, in questa vicenda può ipotizzassi il reato di procurato allarme presso l’autorità (art. 658 cp) perché chiunque, annunciando pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, è punibile con l’arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda", spiega l'esperto di giurisprudenza, che configura anche altre ipotesi di reato: "Laddove, invece, sia stata rappresentata in querela una condotta integrante un reato allora potrebbe ipotizzarsi la ben più grave ipotesi di Simulazione di Reato: l’art. 367 cp punisce chiunque con un atto (querela, istanza o denuncia) diretta all’Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che ad altra abbia obbligo di riferirle afferma falsamente essere avvenuto un reato - simula le tracce di un reato - è punito da uno a tre anni."

Il giudice de Gioia ha spiegato, inoltre, che se anche la signora Loredana Fiorentino ha ritirato la denuncia di scomparsa, la procura potrebbe comunque procedere con la verifica e l'iter giudiziario proseguirebbe a carico di chi avrebbe simulato il reato.

In sostanza, anche se la madre di Favoloso ha ritirato la sua denuncia, nel caso in cui dovesse rivelarsi tutta una messa in scena, Luigi Mario Favoloso sarebbe penalmente perseguibile per i reati di procurato allarme o simulazione.

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