"Se pulisci la spiaggia entri gratis al concerto": ancora bufera sul Jova Beach Party

Ma la produzione dell'evento chiarisce: "Malinteso dovuto a cartelli sbagliati"

"Se pulisci la spiaggia entri gratis al concerto": ancora bufera sul Jova Beach Party

Lavorare al concerto di Jovanotti? Si può fare, ma la paga è pari a un biglietto per l'evento e un buono per panino e bibita. È ancora polemica intorno al Jova Beach Party, dopo le proteste dei mesi scorsi.

Questa volta, nel centro della bufera è finito il reclutamento dei volontari per tenere pulite le spiagge. Secondo quanto racconta La Verità, infatti, a Marina di Cerveteri sono comparsi dei cartelloni che ritraggono il cantante nelle vesti dello Zio Sam, che esorta: "Aiuta a differenziare correttamente i rifiuti e invita gli altri a farlo". Così Lorenzo Cherubini, con l'aiuto di Coop, cerca giovani che aiutino i partecipanti dell'evento a fare la raccolta differenziata. Secondo quanto scritto sul cartellone, i volontari dovrebbero lavorare anche per 16 ore di fila, dalle 8 del mattino fino a fine concerto e la paga consiste in un panino, una bibita, un gadget e (chiaramente) l'entrata gratuita al concerto.

Jovanotti aveva già espresso, 4 anni fa, il suo pensiero rguardo al lavoro nella cultura da parte dei giovani italiani: "Ultimamente ho partecipato a diversi festival negli Stati Uniti e vedevo tantissimi ragazzi che lavoravano- aveva raccontato Lorenzo- Ho chiesto: "Scusate, ma questi chi li paga?" e mi hanno risposto: "Sono volontari, lavorano gratis ma si portano a casa un' esperienza, stanno dentro la musica". Quel lavoro non è gratis, hanno costruito qualcosa dentro di sé".

E ora il cantautore sembra essere passato dalle parole, già oggetto di polemica ai tempi, ai fatti. Ma se da una parte i giovani sono accorsi numerosi, per partecipare ai "cast" per diventare esperti della differenziata, dall'altra si sono scatenate le polemiche sui social, da parte dei tanti che sostengono che la mossa di Jovanotti sia una forma di sfruttamento. "Voglio il tuo sudore" è lo slogan che circola sui social, accompagnato dal cantante immortalato nei panni dello Zio Sam.

Ma la produzione del Jova Beach Party, venuta a conoscenza delle critiche, è intervenuta per chiarire gli aspetti della collaborazione e le richieste fatte ai volontari. Nella pagina Facebook dell'evento, infatti, spiegano che la polemica potrebbe essere stata la conseguenza di "alcune grafiche che non rappresentano le reali esigenze del Jova Beach.

Per fugare il campo da ogni malinteso, abbiamo chiesto alla cooperativa che segue i lavori di pulizia per Coop e per Corona e al WWF di indicare con precisione quanto richiesto ai volontari". Ai giovani, infatti, è richiesto un impegno a partire dalle 13, non dalle ore 8, come era indicato nel cartellone e ogni volontario ha diritto a due buoni drink e due buoni pasto.

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