La security di Harry e Meghan: "Trattati come domestici"

Piovono nuove polemiche su Harry e Meghan, stavolta sono gli uomini della loro security a lamentarsi di essere trattati dai duchi alla stregua di domestici e di dover svolgere mansioni che non sono di loro competenza.

La security di Harry e Meghan: "Trattati come domestici"

Harry e Meghan stanno attraversando un momento piuttosto complicato. La Megxit e tutte le polemiche conseguenti non li hanno certo aiutati a ritrovare la serenità e i guai non sembrano finiti. Ci pensa il Sun a scagliare contro i duchi un nuovo dardo avvelenato sotto forma di articolo. Il tabloid sostiene che Harry e Meghan tratterebbero gli uomini della security alla stregua di domestici, affidando loro mansioni che esulano dall’unico dovere per cui sono stati assunti, ovvero proteggere l’integrità dei Sussex nella loro nuova quotidianità canadese.

A proposito delle guardie del corpo di Harry e Meghan il Sun scrive: “La gente del posto li vede spesso mentre fanno la spesa in un negozio di alimentari che Meghan adora” e rincara la dose: “Altre volte i bodyguards vanno a una nota caffetteria, Tim Hortons, a ritirare le ordinazioni”. Il tabloid pubblica anche delle fotografie che dovrebbero avvalorare questa tesi.

Non solo. Ci sarebbe anche la testimonianza di un insider della sicurezza che confessa al Sun: “I ragazzi sono felici di svolgere il loro lavoro, ma così si sentono trattati come dei domestici” e prosegue: “Sono agenti di protezione, esercitati a difendere da vicino una persona. Non devono fare altre commissioni, è pure pericoloso: sì, perché se dovesse succedere qualcosa, loro non possono permettersi di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

È impossibile dare torto a ciò che la fonte spiega riguardo ai doveri di un perfetto bodyguard. Il lavoro nella security è di enorme responsabilità, dal momento che in ballo vi è la vita e l’incolumità di una persona. Il punto, però, non è questo. Harry e Meghan trattano davvero le loro guardie de corpo come fossero camerieri o valletti? Questa è la vera domanda. È possibile che commettano una leggerezza simile, oppure siamo di fronte a un nuovo attacco della stampa britannica contro i Sussex?

Non lo sappiamo. Non abbiamo prove certe e, almeno per ora, i diretti interessati non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia potremmo formulare delle ipotesi. Per esempio può darsi che Harry e Meghan abbiano chiesto agli uomini della sicurezza di svolgere una commissione per loro una volta o due. Potrebbe accadere, benché vi sia una componente non trascurabile di rischio. Oppure per qualche motivo a noi ignoto potrebbero essere stati gli stessi uomini della sicurezza a consigliare ai duchi di non uscire in un determinato momento, offrendosi di svolgere un compito urgente al posto loro.

Se così fosse, potremmo immaginare che i bodyguards si siano organizzati in modo da garantire comunque la sicurezza di Harry e Meghan, magari dividendosi le mansioni. Vanity Fair rivela che intorno ai duchi di Sussex graviterebbero circa 15 agenti di sicurezza, alcuni canadesi, altri arrivati direttamente da Londra. La questione della protezione di Harry e Meghan ha già sollevato un polverone all’indomani della Megxit. I costi sarebbero molto alti e oscillerebbero fra i 3 e i 6 milioni di sterline.

Denaro che i contribuenti canadesi non hanno alcuna intenzione di sborsare. Non è ancora chiaro chi pagherà questa spesa non indifferente, tuttavia non è da escludere che almeno gli agenti inglesi possano essere stipendiati dalla Corona (cioè dai contribuenti inglesi).

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