Gli anni ’90 hanno rappresentato la prima età dell’oro per l’universo televisivo americano. Un decennio in cui l’arte delle serie tv è esplosa con veemenza, lanciando una "moda" che ancora oggi si propaga a vista d’occhio. In Italia come nel resto del mondo tutti sono stati ammaliati dalla gioventù di Beverly Hills, dai casi fuori dal comune di X-Files, passando poi per il fenomeno di Dallas e Law & Order tanto per citare alcuni dei titoli più celebri. Sta di fatto che, nell’era dello streaming, molte di queste serie tv sono diventate una sorta di chimera. Un destino che accomuna un po' tutte quelle produzioni che sono nate nel corso degli anni ’90. Tutte, eccetto una. Infatti, è di qualche giorno fa l’aggiunta al catalogo di NowTv delle prime 9 stagioni di Baywatch. La serie tv che racconta i problemi di cuore e le “imprese” professionali di un gruppo di bagnini della Los Angeles Country Lifeguard arrivano in streaming per la prima volta nel nostro paese, anni e anni dopo (ben 22) dall’ultimo episodio trasmesso.
Una serie, quella di Baywatch, che ha fatto epoca. Non solo ha consacrato in Italia il lifestyle americano, ma ha regalato anche uno spaccato di vita vera sulla condizione dei guardia-spiaggia, facendo comprendere l’umanità che c’è dietro questo mestiere. Trattandosi di un racconto a episodi è normale che, oltre alle singole emergenze giornaliere, la vicenda abbia aperto anche una parentesi sulla vita privata dei baywatch, ma questo era solo il valore aggiunto a una serie che, fin da subito, aveva trovato il modo il modo di imporsi come un vero e proprio fenomeno di costume.
Fare il guardia-spiaggia a Los Angeles
La California è la terra dove fa caldo e dove splende (quasi) sempre il sole, anche d’inverno. Le spiagge sono grandi e affollate di bagnanti, ma l’oceano nasconde molti pericoli che solo lo sguardo vigile di un Baywatch può notare. È un duro lavoro ma la squarda gestita da Mitch Buchannon (David Hasselhoff) non si pone limiti, è disposta a tutto pur di salvare la vita delle persone. Così, tutti i giorni, i bagnini della Los Angeles Country Lifeguard, con i loro binocoli, gli iconici costumi rossi, il salvagente e tantissima grinta, restano vigili per cercare di mantenere l’ordine e salvare la vita di chi è in difficoltà.
La trama della serie tv è molto semplice ma di grande impatto. Ai singoli episodi di salvataggio, che si fanno sempre più rocamboleschi, si aggiungono le vicende intime e personali dei bagnini di Baywatch. Come quelle di Mitch, costretto a crescere da solo un ragazzino che si incammina verso l’adolescenza, senza dimenticare quelle di Craig, Matt, CJ Parker e molti altri. Lo show ha avuto vita lunga non solo perché è stato capace di reinventare se stesso, proponendo al pubblico storie piene di adrenalina, ma grazie anche a un continuo ricambio di cast tanto da permettere alla vicenda di raccontare sempre qualcosa di nuovo.
Un vero baywatch al timone
Il primo episodio di Baywatch è arrivato in America nel luglio del 1989 sul canale della NBC. Al timone del progetto c’era Greg Bonann che di professione era un vero bagnino. Un mestiere che, all’epoca, andava molto di moda, soprattutto tra i più giovani, per le poche ore di lavoro e per un guadagno facile. Essere un baywatch invece, secondo Bonann, era "una scelta di vita". La serie nasce proprio per spiegare quanto questo lavoro sia più difficile di quello che si possa immaginare, tanto è vero che molti guardia-spiaggia hanno affermato che "lo show ha aiutato la gente a capire l'importanza della loro professione". Il successo, però, è arrivato solo con il tempo. Dopo soli 22 episodi prodotti, nel maggio del 1990, la Nbc decide di cancellare la serie a causa di ascolti non del tutto esaltanti e per gli altri costi di produzione.
Bonan e Husselhoff non si danno per vinti. Fondano una casa di produzione e sfruttando una collaborazione con diverse reti locali e diversi sgravi fiscali, riescono a far resuscitare la serie. Torna in tv nel 1991 per restare fino al maggio del decennio successivo. La stagione 10 e 11, di cui l’ultima in Italia non è mai stata trasmessa, hanno visto un cambio di location. I bagnini da Los Angeles si spostano alle Hawaii, dato che il governo hawaiano ha offerto alla produzione un incentivo economico maggiore rispetto a quello della California, facendo diventare le isole mete turistiche molto ambite grazie al successo di Baywatch. Dopo la fine della serie è stato realizzato un film tv conclusivo che ha visto tornare tutto (o quasi) il cast storico. Compreso Mitch che tutti credevano morto in un’esplosione avvenuta durante la stagione 10.
David Hasselhoff ha rinunciato a Law & Order
Prima ancora di trovare successo in Baywatch, il buon Husselhoff era conosciuto per il ruolo ricoperto in Supercar, storica serie tv del 1982 (ruolo che ha ripreso poi in un film tv ambientato anni dopo l’ultimo episodio). C’è da dire che, prima di accettare il ruolo di Mitch, non era convinto che la serie potesse avere un impatto tra il pubblico, tanto è vero che nell’aprile del 1989 stava valutando un ruolo da protagonista nella prima stagione di Law & Order. Alla fine Husselhoff ha cambiato idea, e il ruolo del detective Mike Logan è andato a Chris Noth, successivamente stella indiscussa di Sex & Ther City.
Il mito della sexy Pamela Anderson
Ovviamente la serie ha avuto anche i suoi difetti. Ha lanciato il mito dell’uomo e della donna oggetto e l’idea di forma fisica perfetta a ogni costo. I bagnini di Baywatch erano senza difetti, mai un capello fuori posto, mai una grinza, mai un fisico fuori-forma: erano Dei scesi in terra. E tra i tanti attori hanno trovato successo grazie alla serie tv c’è anche Pamela Anderson. Icona sexy dalle forme morbide ma sinuose, l’attrice ha interpretato il ruolo di CJ Parker dalla terza fino alla nona stagione. Un ruolo che è stato per lei croce e delizia. Durante le riprese ha rischiato più volte il licenziamento a causa del video hard, girato durante la sua luna di miele con il suo primo marito, diventato uno dei casi mediatici più chiacchierati dell’epoca, tanto da ispirare una miniserie tv – dal titolo Pam & Tommy – disponibile in Italia su Disney+.
Il successo in Italia
Baywatch ha trovato grande successo anche qui in Italia. Non ha mai avuto una trasmissione in prima serata, ma nel pomeriggio di Italia Uno ha trovato una collocazione ottimale. Il primo episodio è arrivato nel febbraio del 1993, ben 4 anni dopo la sua prima trasmissione in America. Per uno strano motivo, nonostante l’ottimo successo, non è andata mai in onda la stagione finale. Ancora oggi non si conoscono i motivi per il quale non sono stati acquistati i diritti di trasmissione. In compenso, il film tv celebrativo, successivo all’undicesima stagione, è andato in onda regolarmente su Mediaset.
Lo spin-off
Oltre guardia-spiaggia, Mitch Buchannon per un breve periodo è stato anche un detective privato, iniziando a indagare su alcuni crimini che erano connessi al suo primo lavoro. Dapprima era un semplice poliziesco, poi dalla seconda stagione il concept viene stravolto per fare spazio a storie horror e paranormali sulla falsariga di X-Files. Nel 1995, da una costola di Baywatch, nasce Baywatch: Nights. Pur restando fedele alla serie madre, lo spin-off cerca di andare oltre e racconta il lato “oscuro” del lavoro di Mitch. Lo show, che per una volta sola è andato in onda anche in Italia, è stato prodotto per due stagioni per essere cancellato dopo appena 44 episodi.
Una serie da guinnes dei primati
Nella sua totalità sono stati realizzati ben 242 episodi (più un film televisivo) diventando una tra le serie più longeve della tv. Ma il vero primato è un altro.
Esportata in ben 142 paesi al mondo e tradotta in 44 lingue, si stima che ogni settimana ci siano state ben un miliardo di spettatori al mondo sintonizzati davanti la tv per seguire le vicende di Mitch e company.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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