La serie tv sui complotti governativi. Fatti e misfatti di X-Files

Grande successo ad inizio degli anni '90, X-Files è disponibile da oggi, 7 luglio, sul catalogo di Amazon Prime Video. Scopriamo perché resta una pietra miliare dell'universo televisivo americano

La serie tv sui complotti governativi. Fatti e misfatti di X-Files

Nel corso degli ultimi 20 anni si sono avvicendate molte serie tv che hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei fan e che, di conseguenza, hanno rivoluzionato i canoni di narrazione nel piccolo schermo. Oggi, ad esempio, si ricorda ancora il mito di X-Files. La serie tv che miscela l’indagine poliziesca a quella che viene chiamata la "scienza di confine", resta una tra le produzioni per il piccolo schermo più amate di sempre. Ad oggi è la serie tv che ha avuto un impatto maggiore sulla pop culture. Trasmessa in America in un periodo di grande fermento sociale e culturale, X-Files è andato in onda su Fox dal settembre del 1993 al maggio del 2002, per ritornare in tv dal 2016 al 2018.

Un successo che non ha caratterizzato solo l’America, dato che le vicende al limite dell’assurdo dell’agente Fox Muder e Dana Scully hanno trovato un enorme bacino di telespettatori anche qui in Italia. La serie, dapprima, è stata trasmessa su Canale 5 nel 1994, per arrivare poi su Italia Uno dove è stato trasmessa fino al suo ultimissimo episodio. Ora, in questa lunga estate caldissima, le 10 stagioni prodotte sono disponibili dal 7 luglio per i clienti di Amazon Prime Video per una intensissima maratona. All’appello, però, mancano i tre film per il grande schermo e la stagione 11, l’ultima, di cui i diritti sono ancora in possesso di Fox Italia. Questa piccola mancanza, però, non impedisce ai fan di poter apprezzare al meglio le vicissitudini dei due celebri agenti dell’FBI.

Alieni, governi ombra e segreti sepolti nel tempo: questo è X-Files

David Duchovny ha interpretato l’agente Fox Mulder, relegato in un archivio dell’FBI a catalogare tutti i casi irrisolti e apparentemente inspiegabili. L’ossessione si è sviluppata da un trauma che ha segnato l’adolescenza. La sorella di Mulder, a suo dire, sarebbe stata rapita dagli alieni all’età di 12 anni. Questo ha spinto il futuro agente dell’FBI a scoprire la verità, una verità che per troppo tempo è "rimasta là fuori". Mulder non è da solo in questa battaglia contro i mulini al vento. Al suo fianco c’è Dana Scully, medico e scienziato che utilizza i suoi metodi e la sua conoscenza per smontare tutte le teorie più folli del collega. Più passa il tempo, però, e anche la fede di Scully vacilla di fronte a casi inspiegabili e fuori dalla sua portata.

Viaggiano in lungo e in largo per tutti gli Stati Uniti tra creature mostruose, esperimenti segreti e virus sconosciuti, fino a quando non comprendono dell’esistenza di un complotto in seno al governo che mira a tenere nascosta un’invasione alinea da parte dei Colonizzatori. Scoprire la verità però ha un caro prezzo e sia Mulder che Scully sono disposti a tutto pur di scoperchiare un pericolosissimo vaso di Pandora, tenuto segreto fin dal primo avvistamento degli Ufo durante lo schianto di Roswell. Ovviamente, cercare di compattare tutte le vicende principali che sono state snocciolate in quei 218 episodi è quasi impossibile. Basti sapere che X-Files ha trovato la forza proprio in una narrazione complessa e sfaccettata, tanto da tenere incollato lo spettatore alla tv per un’intera decade.

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Fatti e misfatti

Prima di diventare il successo che abbiamo imparato ad apprezzare, X-Files ha avuto una gestazione molto travagliata. Creata da Chris Carter, il primo episodio della serie è stato riscritto ben due volte prima che il network approvasse il progetto. Solo tre anni dopo il primo ingaggio da parte della Fox, infatti, lo sceneggiatore ha visto il suo progetto diventare una serie tv, presentando X-Files come un mix tra lo scandalo Watergate e The Night Stalker (serie tv degli anni ’70). Ma la fonte d’ispirazione sono stati anche Ai Confini della Realtà e Il Silenzio degli innocenti. Le riprese si sono svolte a Vancouver, che si adattava molto bene alle atmosfere dello show, poi dalla stagione sei, il set si è spostato definitivamente a Los Angeles.

David Duchovny all’inizio non era interessato a prendere parte a una serie così impegnativa. Era uscito da poco da una straziante interpretazione in Twin Peaks di David Lynch e voleva allontanarsi dalla tv per dedicarsi al grande schermo. La parte, infatti, fu offerta in principio a Kevin Sorbo (conosciuto per essere stato l’Hercules dell’omonima serie tv), ma è stato scartato perché era "troppo alto" per interpretare un agente dell’FBI. L’audizione di Duchovny fu impeccabile, e convinto dall’ottima sceneggiatura, l’attore ha poi firmato il contratto. Gillian Anderson, che ha interpretato l’amatissima Dana Scully, ha affermato che non riusciva a staccare gli occhi dallo script e voleva la parte a tutti i costi. All’inizio però si pensava a una donna più austera per il ruolo, ma la scelta è ricaduta sulla Anderson una volta che Chris Carter ha notato la forte alchimia che c’era tra i due attori protagonisti. Questo legame ha fatto sognare i fan, tanto è vero che ancora oggi in molti sperano che David e Gillian possano uscire allo scoperto come coppia anche nella realtà.

Sono stati più di 100 gli attori selezionati per un ruolo nella serie. Solo 10 sono stati contattati nel corso degli anni, come Robert Patrick che sostituì Duchovny dalla settima stagione in poi. La sua presenza però non ha generato il plauso da parte dei fan e il suo ruolo è stato ridimensionato, anticipando il ritorno dello "spettrale" Mulder. E durante le riprese, inoltre, lo stesso attore protagonista intentò una causa alla casa di produzione perché, a suo dire, avrebbe venduto i diritti alle proprie reti affilate, riducendo lo stipendio al cast.

Alla fine a David Duchovny è stato riconosciuto un indennizzo di 20 milioni di dollari. La stagione sette fu concepita per essere anche l’ultima ma, alla luce di un interesse sempre maggiore da parte del pubblico alle teorie cospirative, lo show è rinnovato per altri due anni. Sono stati più di 18 milioni di telespettatori che hanno consacrato il successo di X-Files, e sono stati 16 i riconoscimenti che ha ricevuto, tra cui ben 62 candidature agli Emmy Awards.

I film, gli spin-off e il ritorno in tv

Per approfondire alcuni dettagli che non sono stati raccontati in tv, tra la sesta e la settima stagione, è stato prodotto il primo film per cinema di X-Files. Con il titolo Battaglia per il futuro, la pellicola (molto intensa e accattivante) non ha raggiunto la fetta di pubblico sperato, dato i contenuti erano ancora legati ai meccanismi della serie tv. Nel 2008 i protagonisti sono tornati poi in Voglio Crederci, film sequel di X-Files, che è stato però aspramente criticato perché non racconta cosa è successo realmente dopo la fine della serie tv, ma bensì solo un’indagine inedita di Mulder e Scully. Due sono stati gli spin-off. Millennium condivideva il creatore e alcune atmosfere di X-Files e raccontava la storia del profiler Frank Black che aveva la capacità di entrare nella mente di un serial killer. Dopo un ottimo inizio, lo show è stato cancellato senza un finale dopo tre stagioni.

È stato criticato, inoltre, per l’eccessiva violenza. Destino avverso anche per The Lone Gunmen (i Pistoleri Solitari). I compagni e amici di Mulder amanti del complottismo non hanno avuto vita lunga. Dopo 13 episodi lo show è stato cancellato ed è ancora oggi inedito in Italia.

E poi nel 2015 X-Files ritorna finalmente in tv per raccontare cosa è successo dopo l’ultimo episodio della nona stagione. Le puntate, 16 in tutto, hanno stravolto tutta la mitologia dello show. Ancora oggi i fan si interrogano su quel criptico finale.

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