La vera storia dello schiaffo tra Sgarbi e "Dago"

Sgarbi e D’Agostino hanno "celebrato" il trentennale dalIa famosa rissa che li vide protagonosti a L'Istruttoria, storico programma di Giuliano Ferrara: "Lo schiaffo è dialettica"

La vera storia dello schiaffo tra Sgarbi e "Dago"

L'acqua gettata in faccia da Vittorio Sgarbi a Roberto D'Agostino, il ceffone di quest’ultimo sul viso del critico d’arte. Il tutto mentre Ferrara tentava di separarli. Era il 1991 e in diretta a L'istruttoria, il celebre programma di Italia1 condotto da Giuliano Ferrara, andava in onda una delle prime vere risse della storia della televisione italiana. A 30 anni esatti da quel 16 aprile, i due protagonisti di quella rissa hanno deciso di raccontare come andarono veramente le cose.

Una reunion che ha il sapore dell'amarcord e che oggi ha un tono decisamente meno ostile: "Sono passati 30 anni da quel famoso schiaffo. Adesso, però, non abbiamo più l'età per accapigliarci", ha scritto Vittorio Sgarbi sul suo profilo Facebook, pubblicando uno scatto recente di lui insieme al fondatore di Dagospia.

Negli anni '90 i due erano come cane gatto, l'uno agli antipodi dell'altro. Ferrara li aveva invitati entrambi nel suo programma, il 16 aprile del 1991, pur sapendo che erano due micce pronte ad esplodere e infatti la rissa è rimasta negli annali. Da tempo Vittorio Sgarbi e Roberto D'Agostino hanno sotterrato l'ascia di guerra e a distanza di trent'anni hanno raccontato - in tandem - quanto realmente successo in quella serata. Lo hanno fatto a La Zanzara, il programma radiofonico di Giuseppe Cruciani su Radio 24, dove hanno virtualmente celebrato l'anniversario di quello scontro diventato "leggenda".

Chi dette lo schiaffo a chi? Chi iniziò per prima? Domande a cui Vittorio Sgarbi ha replicato ironico: "Forse fu lui, non mi ricordo ormai sono 5-6 anni che abbiamo ripreso a frequentarci. Lui mi diede uno schiaffo, ma molti pensarono che l’avessi dato io a lui". Quello che non si sapeva l'ha però spiegato D'Agostino sul suo sito. La trasmissione era registrata e il critico d'arte "si fiondò sul corpaccione di Giuliano dicendo: 'Questo non va in onda'. E Giuliano Ferrara, che fino a quel momento aveva tenuto in mano il catetere di Vittorio disse di no in nome dello share". E infatti gli archivi custodiscono un filmato ormai cult.

Rimpianti o rimorsi? Quando mai, ha replicato Roberto D'Agostino a La Zanzara: "Non esistono pentimenti nella mia vita, i pentiti ce li ha la mafia.

Lo schiaffo è dialettica, quella era una dimostrazione rafforzata e fisica di un’idea, di un concetto, di un pensiero. Lui mi tirò un bicchiere d’acqua, un punto esclamativo; io gli diedi uno schiaffo, due punti esclamativi. Io prima meno, poi chiedo perché. Certe volte devi stabilire un rapporto dialettico formato sul fisico".

Sono passati 30 anni da quel famoso schiaffo. Adesso, però, non abbiamo più l’età per accapigliarci... #sgarbeide #dago #robertodagostino #dagospia #dagospiaofficial #vittoriosgarbi Ph @iosonosabrinacolle

Posted by Vittorio Sgarbi on Thursday, April 15, 2021
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