Una sonnolenta cittadina del Missouri fa da sfondo alle vicende di Sharp Objects, miniserie tv ispirata all’omonimo romanzo di Gillian Flynn, in onda in America da domenica 8 luglio e in arrivo in Italia su Sky Atlantic nei prossimi mesi. Un cult immediato per il network americano della HBO, celebre per il successo de Il Trono di Spade che, con poche e semplici mosse, realizza un prodotto televisivo di alto profilo, intenso e soffocante, un thriller psicologo di rara bellezza.
Amy Adams è la protagonista di Sharp Objects, lei interpreta Camille Preaker, una giornalista dal passato tormentato che ritorna nella città natale, Wind Gap, per indagare sulla morte di due adolescenti. Camille è costantemente ubriaca e, ogni notte, i ricordi di un’adolescenza non del tutto serena e spensierata, bussano alla porta del suo presente. Il ritorno a Wind Gap apre una ferita nell’animo di Camille e, il rapporto per nulla idillico che la giornalista ha nei riguardi di sua madre, non aiuta a calmare gli animi. E mentre i ricordi continuano ad affiorare e l’alcol scorre a fiumi, un’altra ragazza viene trovata morta, paventando l’idea di un serial killer che stringe in una morsa il piccolo centro nel cuore del Missouri.
Il pilot di Sharp Objects colpisce il cuore del pubblico con una violenza inaudita, perché ha la capacità di miscelare sia il drama familiare che l’indagine poliziesca, in un mix ben congeniato di algidi sospiri e lunghi primi piani. E nonostante la convenzionalità di plot che, a primo impatto, potrebbe essere in odore di già visto, la regia e quelle atmosfere così dark ed opprimenti, permettono alla serie tv di compiere il salto di qualità. Ben oltre il mero intrattenimento, Sharp Objects è il cinema che diventa televisione, è la potenza del grande schermo che si ritaglia un piccolo spazio all’interno dell’universo seriale all’epoca dell’abbondanza e della tv fruita attraverso il web. È una miniserie vecchio stile che punta però alla caratterizzazione dei personaggi e alle ambientazioni da noir contemporaneo.
Amy Adams è assolutamente raggiante nel ruolo di Camille; perennemente imbronciata e con il viso contrito in una smorfia di dolore, l’attrice interpreta una donna segnata da un passato misterioso che non riesce a dimenticare e, il ritorno a Wing Gap, apre una ferita che a stento si era rimarginata. E con l’aggiunta di Patricia Clarkson, nel ruolo di Adora la madre di Camille, la storia si infittisce di un alone di finto perbenismo, che acuisce il risentimento della giornalista nei riguardi di una mamma che non ha mai accettato il suo stile liberista.
Il primo episodio di Sharp
Objects presenta, nella maniera più perfettibile possibile, le qualità di un prodotto televisivo intenso e dalle diverse chiavi di lettura; non un semplice thriller, ma una discesa nell’abisso più oscuro dell’animo umano.
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