Silvio Muccino: "Mio fratello Gabriele? Quello che dice mi violenta"

A Le Invasioni barbariche Silvio replica al fratello maggiore. E rivela un retroscena sulla famiglia: "Si credono nel Mulino Bianco, ma non è così"

Silvio Muccino: "Mio fratello Gabriele? Quello che dice mi violenta"

"È vero, non ci sentiamo da sette anni, ma io non sono irraggiungibile... il mio numero ce l'hanno cani e porci". Seduto alla scrivania davanti a Daria Bignardi, Silvio Muccino risponde così alle polemiche con Gabriele Muccino.

Nello stesso studio de Le invasioni barbariche dove più volte il fratello maggiore aveva accusato la sceneggiatrice Carla Vangelista di averlo plagiato, l'attore e regista parla della sua famiglia. Figlio più piccolo (ha 12 anni in meno della sorella Laura e 15 meno di Gabriele), Muccina racconta di una situazione "da Mulino Bianco" in cui ad un certo punto qualcuno - lui dice che "il re è nudo" e indica che qualcosa non va. "La famiglia può reagire in due modi: prendere in considerazione questo fatto, oppure non voler accettarlo", ha detto, "Il secondo caso significa dire è pazzo, è depresso. Tutte cose che Gabriele ha detto di me, ma io non sono né pazzo né tantomeno depresso, non fa parte della mia natura. Quindi il modo per giustificare tutto è stato il plagio, il problema di questa dichiarazione così violenta, aggressiva e spregiudicata è che non si tratta di una affermazione corroborata dai fatti, ma è un'affermazione detta da lui a una donna che nemmeno conosce e che non ha mai visto. Per questo rimango basito davanti alle dichiarazioni di Gabriele che mi violentano ogni volta.

Io non lo chiamo perché ho chiesto il silenzio, basta avere rispetto per il dolore dell'altro. Io ho avuto sempre molto rispetto per il dolore di Gabriele, infatti non ne ho mai parlato. Quello che vorrei ora è il rispetto".

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