Sorrentino: cinema o tv, è indifferente

Il regista premio Oscar: «Il mio film più bello? Lo ha scritto Eduardo...»

Sorrentino: cinema o tv, è indifferente

da Roma

Una piazza stracolma fino all'inverosimile ha accolto l'altra sera Paolo Sorrentino, il regista premio Oscar per La grande bellezza. Siamo a San Cosimato, nel cuore della Capitale, dove si tengono le proiezioni gratuite dei Ragazzi del Cinema America, ossia il manipolo di giovani che ha dato un nuovo volto all'Estate romana di nicoliniana memoria finendo, forse anche per questo, nelle mire di gruppi vicini a Blocco studentesco e CasaPound che, a metà giugno, hanno picchiato due ragazzi che indossavano le t-shirt con il brand del Cinema America (una sala storica di Trastevere chiusa da tempo e su cui c'è il progetto di trasformazione in appartamenti) mentre pochi giorni dopo l'ex fidanzata di Valerio Carocci, ideatore e presidente dell'associazione, è stata minacciata per interposta persona: «Digli di stare calmo».

«Rispetto al passato - ha detto Paolo Sorrentino a cui è dedicata la retrospettiva completa dei suoi film e della serie The Young Pope - seguo con più attenzione quello che fanno i giovani forse proprio perché io non lo sono più. Sono molto felice che siate così appassionati di cinema. Perseverate in questa passione anche se non è facile». Come sempre il regista centellina le parole così come le presenze ma stavolta ha fatto un'eccezione per presentare uno dei suoi lavori meno conosciuti, la regia televisiva per la Rai nel 2005 dello spettacolo teatrale di Eduardo De Filippo Sabato, domenica e lunedì diretto a teatro dal sodale Toni Servillo: «È il mio film più bello perché non l'ho scritto io, ma Eduardo che, come in tutti i suoi lavori, gioca su più livelli, qui, ad esempio, sull'ineluttabilità dei conflitti insieme al perfetto ritratto di una famiglia napoletana come ne ho conosciute tante», ha chiosato Sorrentino prima di rivelare che cinema e televisione per lui pari sono: «Per me non c'è nessuna differenza, non ho mai nemmeno bene imparato il linguaggio delle serie tv. Ho avuto la fortuna di poterne fare una con la promessa che sarebbe stata un film lungo. Io so fare tre o quattro cose e faccio sempre a quelle».

E infatti è attualmente impegnato nella

postproduzione della seconda stagione della serie tv prodotta da Hbo, Canal+ e Sky che si intitolerà The New Pope e, oltre a Jude Law, vedrà la presenza di John Malkovich, nuovo Papa appunto, ma anche di Sharon Stone e Maryln Manson.

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