Soulmates, ora la scienza ci dice con chi avere rapporti

Soulmates è la serie pronta a debuttare su Amazon Prime Video in cui un'azienda ha scoperto il modo per garantire l'incontro tra anime gemelle secondo algoritmi scientifici

Soulmates, ora la scienza ci dice con chi avere rapporti

Soulmates è il titolo della serie targata AMC che sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dal prossimo 8 febbraio. Si tratta di una serie antologica, in cui ogni episodio racconta una storia a sé, ed è collegato agli altri solo attraverso la tematica centrale, quella della ricerca dell'anima gemella. Il soulmate, appunto.

Soulmates, la trama

Soulmates è ambientato in un futuro molto vicino. A quindici anni da oggi il mondo è in qualche modo assoggettato al servizio offerto dalla Soul Connex, un'azienda milionaria che promette di poter mettere in contatto tra loro le anime gemelle. Una promessa resa possibile dalla scoperta dalla cosiddetta soul particle, la particella dell'anima, che rende possibile misurare l'amore e i sentimenti in modo scientifico.

Per mettere in relazione due persone scientificamente destinate a passare la vita insieme viene effettuato un test che, proprio grazie a valori scientifici, riesce a dare un risultato pressoché perfetto e inopinabile. Ma cosa succede quando si scopre che la propria anima gemella non è quella con cui si è sposati? O, peggio ancora, quando il soulmate indicato dal test è qualcuno che non è più in vita?

Un futuro troppo attuale

Soulmates non rappresenta di certo il primo esempio di prodotto d'intrattenimento che affronta il legame tra sentimenti e tecnologia. Lo aveva già fatto, recentemente, Love Alarm, una serie coreana su Netflix in cui esisteva un'applicazione in cui si poteva scoprire la vicinanza di una persona innamorata.

Ma probabilmente l'esempio più folgorante di serie che tratta il binomio tra progresso tecnologico e sentimenti è Black Mirror. Non a caso Soulmates è una serie che è stata creata da William Bridges, già autore di episodi molto amati di Black Mirror, come USS Callister e Shut Up and Dance. In entrambi gli episodi citati, William Bridges aveva scavato a fondo nelle trappole, i pericoli e le ossessioni che un uso sfrontato della rete può portare nell'animo umano.

Soulmates si trova ad affrontare un tema simile. È possibile accettare che una formula scientifica, un algoritmo incomprensibile e un progresso tecnologico possano influenzare così tanto l'esistenza umana, al punto da decidere anche quali sono le persone che è concesso amare? Un interrogativo che appare comunque molto attuale: con il proliferare dei social media e la ricerca spasmodica di like, soprattutto nelle generazioni più giovani, l'umano si è già in qualche modo assoggettato alla tecnologia.

Questo fa sì che Soulmates rappresenti un racconto che, pur essendo ambientato in futuro non meglio identificato, riesce a riflettere molto sul contesto sociale e culturale contemporaneo, offrendo alla spettatore alcune riflessioni nulla affatto scontate, che mettono alla luce una dipendenza sempre maggiore dal mondo di internet. Tuttavia, nonostante questo tono attuale, Soulmates è un prodotto che è fortemente accompagnato da un senso costante di déjà-vu, qualcosa di già visto e che dunque non riesce ad affascinare del tutto. A venir meno è l'originalità di una riflessione sui temi già accennati.

Quello che invece funziona è la rappresentazione dei personaggi, l'umanità che emerge dai test scientifichi.

Il vero punto forte di Soulmates è il fatto che, nonostante sia una serie antologica, sul modello dell'altra serie Amazon Modern Love, permette allo spettatore di provare una profonda empatia per i personaggi messi in scena e che cambiano di episodio in episodio.

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