Suburra tornerà a calcare il palinsesto Netflix ad inizio 2019 con un secondo capitolo che vedrà i tre giovani protagonisti cresciuti, maturi che questa volta non si accontentano di Ostia ma puntano ad arrivare a Montecitorio, nel cuore della Capitale
Alessandro Borghi, che vestirà i panni di Aureliano come la prima stagione sarà affiancato da Ferrara nel ruolo di Spadino e Valdarnini in quello di Lele dichiarano:"Siamo cresciuti, oggi sappiamo quello che vogliamo". Una crescita di tutti e tre i protagonisti della serie che comporta quindi nuovi obiettivi da porsi e nuovi territori da conquistare. Quelli che nella prima stagione potevano essere visti come tre disorganizzati e sbarbatelli criminali che si trovano a dover gestire, per un caso o per un altro, veri e propri imperi della mala questa volta sono maturi e sanno quello che vogliono. Uno dei registi traccia una linea netta e decisa tra questa stagione e la precedente. Andrea Malaioli, in regia con Piero Messina dice:"Rispetto alla prima stagione, la posta in gioco è sempre più alta, le posizioni da scalare sono sempre più alte. Le varie alleanze che si andranno a stipulare, anche grazie ai legami con la politica, muteranno per l’opportunismo e l’opportunità". Ritorna come la prima stagione Claudia Gerini nel ruolo di Sara Monaschi, spietata burocrate e imprenditrice romana che fa di tutto pur di ottenere la propria fetta di guadagno all'interno di patti sanguinosi e beceri ricatti di casta. La stessa Gerini commenta così il suo carismatico personaggio, anticipando un po' di quanto avverrà nella seconda stagione di Suburra:"L'ambizione ha portato Sara a perdere tutto, sia il matrimonio che la sua posizione in Vaticano. Però tramite le sue conoscenze grazie a qualche porta ancora aperta gestisce una onlus, prende in mano il business molto remunerativo dei migranti. Sara Monaschi cerca alleanze, ne costituirà di nuove. Vediamo che la politica sarà determinante anche in questo. Lei è sempre più ambiziosa, assetata di potere, di soldi, ma una nserie di imprevisti rallenta la sua ascesa. Non è più sposata, si sporca ancora di più le mani, in termini concreti. Mostriamo la doppia faccia della borghesia. Mi sento immersa nell’attualità, raccontiamo drammaticamente anche una parte della vita di Roma. Ti senti forse anche più responsabilizzata, girando una serie come questa".
La fortunata serie tv Suburra di Netflix è ambientata a Roma ma, come ricorda lo stesso regista Malaioli, la sua ambizione è quella di raccontare il "male assoluto" che non può essere localizzato in un punto della terra come la capitale ma risiede in ogni posto.
La prima stagione ha tracciato e messo in luce l'oscurità di cui l'animo umano è capace di coprirsi per
raggiungere determinati obiettivi, un'oscurità che spesso vacillava a causa delle debolezze psicologiche degli stessi personaggi. In questa seconda stagione tutto sarà più crudo, tutto dovrà per forza essere più cattivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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