Il blues del Mississippi (e del profondo Sud in generale) da cui tutto ha avuto inizio, e il blues di Chicago, prodromo elettrico del rock and roll. Ecco due dischi che ci avvicinano sapientemente ai due generi. Il primo è un'antologia storica e s'intitola emblematicamente Classic Delta and Deep South Blues e contiene un libretto con preziose note storico-biografiche di Barry Lee Pearson e raccoglie brani di giganti del blues (che tutti gli appassionati ben conoscono) ma anche piccole chicche. Si parte con Big Bill Broonzy, uno degli autori che più ha contribuito alla diffusione del blues, ma anche uno dei più criticati per la disinvoltura con cui passava da un genere all'altro (qui interpreta C.C. Rider, resa famosa negli anni Venti da Ma Rainey e la scatenata Diggin' My Potatoes) e si passa per il dimenticato (ma seminale) K.C. Douglas in coppia con l'armonicista Richard Riggins. Ci sono anche pianisti che all'epoca andavano fortissimo come Memphis Slim e Little Brother Montgomery e, accanto a giganti assoluti come Son House e Bukka White, spunta il ballabile «Zydeco» della Louisiana con il re Clifton Chenier. Un'antologia utile a tutti.
Per il blues elettrico invece c'è la nuova linfa vitale di Back To Chicago della Rockwell Avenue Blues Band, un supergruppo formato dalla voce soulin', dalla chitarra e dell'armonica di Tad Robinson, dalla chitarra di Steve Freund e dalle tastiere di Ken Saydak, con la sezione ritmica di Harlan Terson e Marty Binder che proietta nel futuro i classici stilemi di questa musica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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