Truffa adozioni internazionali: prendevano bambini da famiglie povere spacciandoli per orfani

Scoperta una truffa internazionale che prelevava bambini da vlllaggi poveri dell'Uganda spacciandoli per orfani e facendoli adottare da ricche famiglie americane in cambio di denaro

Truffa adozioni internazionali: prendevano bambini da famiglie povere spacciandoli per orfani

Durissime sanzioni sono state emesse contro quattro ugandesi e due cittadini americani, accusati di far parte di un traffico internazionale di adozioni illegali. L’amara vicenda è stata scoperta e punita negli Stati Uniti dove il Tesoro americano è sceso in prima linea congelando anche i beni di due giudici, di un donna avvocato e il marito di quest'ultima a cui sono state imposte anche restrizioni di visto per i viaggi negli USA.

La notizia riportata dal sito Africa-express racconta come quattro ugandesi, i giudici Moses Mukiibi e Wilson Musalu Musene e gli avvocati Dorah Mirembe and Patrick Ecobu siano stati accusati di truffa in adozioni internazionali in collaborazione con due cittadine americane, Margaret Cole e Debra Parris. Secondo l’accusa avrebbero dato illegalmente in adozione bambini ad alcune famiglie americane spacciandoli per orfani.

Un orrore nell’orrore visto che i piccoli venivano prelevati in zone poverissime dell’Uganda e ai genitori veniva assicurato, tramite intermediari dell'ufficio legale dell'avvocato Deborah Mirembe, che i piccoli sarebbero stati inviati a Kampala, la capitale del Paese dove avrebbero potuto frequentare una scuola missionaria. L’agente dell’FBI Eric Smith incaricato del caso, che ha poi portato alla soluzione che dichiarato: “Le indagate, da un lato, hanno giocato con i sentimenti dei genitori, che desiderano solo il meglio per i propri figli, e dall’altro hanno sfruttato il desiderio di molte coppie di voler dare una famiglia, regalando un futuro a un bambino rimasto solo al mondo”.

I bambini prelevati nei villaggi una volta strappati alle famiglie, che per loro speravano in un futuro migliore, venivano invece messi in un orfanotrofio della capitale e presentati come orfani per ottenere poi il certificato di adattabilità indispensabile per concludere l’adozione con coppie americane convinte di dare una nuova vita ad alcuni orfani.

Inutile dire l’enorme

quantità di soldi che veniva generata da queste adozioni di una trentina di piccoli portati via alle famiglie d’origine. Le due donne americana e l’ugandese Mirebe sono stati inoltre indagati per frode e riciclaggio di denaro.

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