Assandira non è un agriturismo in Sardegna ma un microcosmo ricco di peccati e soprattutto peccatori. Fatto di figli che sfruttano i padri e nuore che chiedono in prestito al genitore il seme di famiglia di cui gli eredi sono poveri. «Noi possiamo fare tutto» è il motto di questa «figlia» della Merkel, opportunista, ambigua e sfrontata, sull'isola per inventare il turismo che non c'era. Il pastore come attrazione. Gli animali - perfino nelle loro funzioni riproduttive - esibiti come spettacolo. Le orge nelle caverne. Insomma, l'uomo. Nelle sue più svergognate declinazioni. Due mondi a confronto. Quello rurale che rappresenta le origini, la società pura e forse ingenua ma non contaminata dalla corruzione e dall'arroganza di chi viene dalla metropoli europea dove tutto è possibile. Perfino l'ingegneria biologica. Assandira è la Babele biblica. Una Sodoma e Gomorra dei giorni nostri. Dove il peggio dei figli si riflette nel «meglio» dei padri. Ignoranti e ruspanti ma, a loro modo, timorosi della vergogna per un mondo che va a rotoli. «Quando muore un figlio vuol dire che non gli hai saputo badare» spiega Costantino al magistrato al quale toccano le indagini sul misterioso rogo che si è portato via Assandira. Un agriturismo in mezzo al bosco in cui stranieri idioti imparano a riconoscere una pecora da un capra e vedono uno stallone in azione e uno struzzo fuori posto. Un triste parabola simbolica di come l'uomo sia una creatura perfetta per rovinare l'equilibrio della natura. Usare gli animali per ciò che non sono e non sono stati creati. Fino all'apocalisse. Chi ha orecchi per intendere, intenda. Anche se si parla in sardo e si devono leggere i sottotitoli. Anche se popolari ritmi da Oktoberfest sembrano richiamare l'eco di Padre padrone dei Taviani, in versione capovolta. Figli padroni sbagliati.
Anche se le vacanze fintamente bio vengono messe in crisi perché non sempre è l'oro a luccicare. E allora, chi ha occhi per vedere, veda. Impari a non rovinare se stessi e la natura. E a prendere atto che anche gli italiani sanno fare ottimi film. Basta volerlo, però.
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