Valeria Marini e i sentimenti svelati dalla grafia

Per capire il personaggio di Valeria Marini, oltre a rilevare gli elementi grafici della sua scrittura e della firma, occorre cogliere alcuni spunti particolari dal suo comportamento

Valeria Marini e i sentimenti svelati dalla grafia

Per capire il personaggio di Valeria Marini, oltre a rilevare gli elementi grafici della sua scrittura e della firma, occorre cogliere alcuni spunti particolari dal suo comportamento, che permettono di accostare la scrittura al linguaggio del corpo. La grafia mette in risalto una personalità spigliata, spontanea ed estroversa, con alcune note di soggettivismo (vedi gesti allungati orizzontalmente a fine parola, peraltro assai in uso nell’800, come espressione di bellezza). Valeria Marini conferma tale simbolo, anche se questa caratteristica va a limitare l’interscambio con le persone che lei ritiene troppo invadenti o poco significative per la sua carriera. Se pur con garbo e tatto, la Marini sa farlo sembrare quasi un atto bonario. Il riccio ad uncino nelle lettere finali di parola, sta a significare che ella tende a mantenere le distanze, mascherando i propri veri sentimenti. Non è, infatti, persona avventata e sa calcolare bene, gestendoli con oculatezza, i propri interessi, anche economici, come garanzia di sicurezza per il futuro.

Così, grafia e linguaggio del corpo danno un insieme di connotazioni temperamentali complete della personalità dell’attrice che sa utilizzare, in modo intelligente e suasivo, entrambi i linguaggi con astuzia e malizia. (Guarda l'autografo di Valeria Marini)

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