Intervistato da AdnKronos, Nicolas Vaporidis difende la scelta da parte della Grecia di tutelarsi nei confronti dei turisti provenienti dall'Italia.
Inizialmente lo stato Ellenico aveva deciso di aprire i propri confini, a partire dal 15 giugno, ai vacanzieri provenienti da 29 paesi, escluso il nostro, salvo poi ritrattare e definire delle regole esclusivamente per alcune regioni dello Stivale. Se il viaggio verso gli aeroporti di Atene e Salonicco provenisse da una delle zone maggiormente colpite dalla diffusione del Coronavirus, indicate con precisione dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (ovvero i terminal di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte), i turisti a bordo dovrebbero essere sottoposti prima ad un test e quindi costretti a soggiornare per una notte in un albergo indicato.
"Non è certo per una forma di razzismo nei confronti degli italiani né per una forma di esclusione ma semplicemente per precauzione. È una decisione che serve a tutelare sia loro che noi. I Greci non sono dei pazzi, credo che ci siano delle esigenze importanti a tutela della salute dei cittadini", afferma l'attore e produttore di origini greche. "Le isole sono incontaminate, è normale che vengano tutelate. Pensare che sia una forma di razzismo è una follia. La Grecia è il paese più illuminato del mondo non è mai stato razzista né mai lo sarà", aggiunge Vaporidis, che poi attacca il governatore Luca Zaia per le parole di condanna pronunciate nelle scorse ore.
"La Grecia che mette al bando il Veneto mi pare allucinante. Mi chiedo cosa pensino i loro operatori, sono i nostri turisti che vanno lì. Sappiano che non ci vedono più", aveva affondato il presidente della regione Veneto.
"Che non ci andasse!", prosegue stizzito Vaporidis. "Bisogna fare attenzione alle parole, sono come proiettili. Vorrei stemperare questi toni". Un messaggio che l'attore estende più in generale al mondo politico. "State tutti molto calmi, non mettiamoci uno contro l'altro, ora siamo arrivati al punto di farci la guerra tra Regioni. Il mio suggerimento è di adottare toni pacati. Le accuse di razzismo fanno male a chi li riceve e fanno male agli italiani che credono veramente che queste persone non ci vogliano", puntualizza, per poi tornare nuovamente sulle dichiarazioni di Zaia.
"Parole come queste sono pericolosissime, sono come proiettili, non vanno utilizzate soprattutto se sei il governatore di una Regione!", attacca l'attore. "Tu la tua gente dovresti tranquillizzarla, non aizzarla! Non mettiamoci uno contro l'altro, ci fa solo male.
Siamo tutti fratelli, siamo tutti compagni d'armi e ognuno combatte la sua guerra personale. Siamo come soldati su confini diversi ma stiamo tutti sullo stesso fronte. Basta con la rabbia e il razzismo", conclude Vaporidis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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