A ventiquattr'ore dalla comunicazione ufficiale del suo addio alla Rai Giovanni Floris fornisce la sua versione dei fatti. Dietro la decisione non ci sarebbe una questione economica (il compenso offerto al giornalista da La 7 supera i quattro milioni di euro, viale Mazzini "solo" 1,8 milioni) ma una questione editoriale. Dopo dodici anni Mamma Rai e Floris avrebbero divorziato per divergenze "editoriali".
"Me ne vado per una scelta editoriale, la Rai non sposava le mie idee", è questo il senso di una dichiarazione all’Ansa di Floris, "ho sempre saputo che lavorare per la Rai significa lavorare anche prescindendo dal mercato e ritengo giusto che il servizio pubblico segua logiche diverse. Sono stato sempre ottimamente compensato e sono consapevole di aver ricevuto moltissimo. Invece è un problema lavorare senza progetti editoriali condivisi come pure dubitando del sostegno e della fiducia dell’azienda riguardo a progetti che io non voglio imporre a nessuno e che hanno senso solo se sono sposati e non subiti". Floris riconosce comunque che «è legittimo avere posizioni diverse in un confronto professionale. Per questo, semplicemente, mi sono rimesso in gioco, portandomi dietro le medesime idee, perchè voglio provarci. Vedere se qualcuno ci crede. Alla Rai e ai tanti amici che ho lì, una volta ancora, tutta la mia gratitudine e il mio affetto".
Insomma, Floris fa la vittima. Nessun problema editoriale con Giovanni Ma viale Mazzini non ci sta e a stretto giro di posta smentisce le dichiarazioni del giornalista e lo mette all'angolo: "Floris. L’azienda è pronta a rinnovare il contratto alle condizioni economiche che conosce".
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