Le luci della ribalta e dei successi cinematografici da una parte, all'esterno. Una strana e strisciante oscurità dall'altra, interiormente. Will Smith ha svelato un lato di sé sinora sconosciuto, lontano dall'aspetto brillante e ironico legato al suo personaggio pubblico. In una autobiografia prossima all'uscita e intitolata “Will”, l'attore statunitense ha rivelato di aver vissuto decenni dolorosi, di rabbia e risentimenti, legati a una complicata situazione famigliare. In particolare, l'interprete ha raccontato il proprio difficile rapporto con il padre Willard Carroll Smith Sr., un uomo violento e alcolizzato ma anche capace di buoni sentimenti. Nei confronti di quest'ultimo, l’ex protagonista del Principe di Bel-Air arrivò addirittura a covare dei pensieri omicidiari dettati dal desiderio di vendetta.
Tutto scattò all'età di nove anni, quando Will vide il padre dare un pugno in testa a sua madre, Caroline Bright. Il colpo fu così forte che la donna sputò sangue. In quel momento, l'allora ragazzino giurò a se stesso che l'avrebbe fatta pagare al genitore. "Quel preciso momento in quella camera da letto ha definito chi sono più di qualunque altro momento nella mia vita. Tutto quello che ho fatto da allora, tutti i premi e i riconoscimenti vinti, erano il mio modo di scusarmi con mia madre per non aver agito quel giorno. Per averla delusa in quel momento. Per non aver tenuto testa a mio padre. Per essere stato un codardo", ha dichiarato l'attore nell'autobiografia, di cui People ha anticipato un estratto. La frustrazione e la sete di vendetta scaturiti durante l’infanzia sarebbero poi riemersi diversi decenni più tardi, quando Smith si è trovato ad accudire il padre ormai fragile e malato.
Il racconto della star hollywoodiana a questo punto si fa inquietante. "Una notte, mentre lo portavo dalla sua camera da letto al bagno, un’oscurità si è impossessata di me. Il percorso fra le due stanze passa in cima alle scale. Da bambino mi ero ripromesso che un giorno avrei vendicato mia madre, che quando sarei stato abbastanza grande e abbastanza forte, quando non sarei più stato un codardo, lo avrei ucciso. Così mi sono fermato in cima alle scale. Avrei potuto buttarlo giù e farla franca facilmente. Mentre decenni di dolore, rabbia e risentimento scorrevano e poi si allontanavano, ho scosso la testa e ho continuato a portare mio padre in bagno", ha rivelato Will, ammettendo di avere per un attimo pensato di voler uccidere il genitore. Nessuno – ha commentato – avrebbe creduto ad un suo gesto intenzionale. "Sono uno dei migliori attori del mondo. La mia chiamata al 911 sarebbe stata di livello Oscar".
A distanza di anni, l'attore ha vuotato il sacco (suo padre morì di cancro nel 2016), ammettendo di aver avuto egli stesso dei
pensieri suicidi negli anni difficili delle violenze inflitte a sua madre. Ma – ha aggiunto – "grazie a Dio siamo giudicati dalle nostre azioni, non dalle nostre esplosioni interiori guidate dal trauma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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