Il tour nei Caraibi dello scorso marzo deve essere stata un’esperienza illuminante per William e Kate. In particolar modo le critiche ricevute. I duchi, consapevoli del fatto che la monarchia inglese può sopravvivere solo se riesce ad amalgamarsi con i tempi moderni, avrebbero deciso di svecchiare il protocollo, lasciando andare nel passato alcune regole ormai obsolete.
Imparare dalle critiche
Il tour ai Caraibi non è stato un successo per i duchi di Cambridge. Tra accuse di “colonialismo”, richieste di risarcimenti e manifestazioni in cui i principi e le principesse venivano invitati a tornare nella fiabe, William e Kate si sono ritrovati a dover fronteggiare polemiche e aspre critiche. C’è chi li vede come simboli di un passato cruento, emblemi di una ricchezza conquistata versando il sangue dei più deboli. In proposito sono state molto forti le parole della scrittrice giamaicana Opal Palmer Adisa: “Kate e William sono in una posizione in cui beneficiano di quanto successo ai nostri antenati, mentre noi non ne beneficiamo. Sono, quindi, dei complici. Lo stile di vita lussuoso che hanno avuto e continuano ad avere è il risultato del sangue, delle lacrime e del sudore dei nostri bisnonni”.
Per alcuni, poi, la monarchia sarebbe semplicemente anacronistica. I Paesi visitati dai Cambridge durante il viaggio ufficiale, Belize, Giamaica e Bahamas vorrebbero seguire l’esempio di Barbados e diventare repubbliche. È stato molto chiaro, in merito il primo ministro giamaicano Andrew Holness il quale, di fronte a William e Kate, non ha esitato a dichiarare: “Siamo molto, molto felici di avervi qui e speriamo abbiate ricevuto una calorosa accoglienza. La Giamaica è una nazione libera…ci sono questioni che, come sapete, sono irrisolte, ma la vostra presenza qui ci dà l’opportunità di collocare questi temi nel loro contesto…La Giamaica…un Paese orgoglioso della sua storia, fiero di ciò che abbiamo raggiunto. E vogliamo voltare pagina, intendiamo…diventare un Paese…indipendente”. Il principe William ha tentato di correre ai ripari esprimendo il suo “profondo dolore” per “la spaventosa atrocità della schiavitù” durante il ricevimento di benvenuto in Giamaica, tenutosi il 23 marzo 2022. Ma i Cambridge sanno che è il momento di passare ai fatti.
Niente più titoli
Per cercare di salvare l’integrità della Corona, traghettandola verso il futuro, William e Kate avrebbero deciso di rinnovarla, rendendola più aderente ai tempi che stiamo vivendo. Il Mirror informa che i duchi vorrebbero eliminare delle consuetudini che rendono il loro ruolo farraginoso. Per prima cosa non vorrebbero che le persone si rivolgessero a loro chiamandoli per nome e non usando i titoli. William e Kate, poi, starebbero pensando di abolire gli inchini, il simbolo della formalità per eccellenza. Una fonte di Palazzo ha assicurato al Mirror che tali decisioni deriverebbero proprio dalla débâcle del tour ai Caraibi e ha spiegato: “[William e Kate] vogliono essere più accessibili, meno formali, meno antiquati e infrangere la tradizione”. Il duca di Cambridge avrebbe intenzione di “andare al passo con i tempi”.
William e Kate avrebbero le idee chiare sui cambiamenti da fare, un vero e proprio piano d’azione. L’insider ha rivelato: “Quando il team è tornato a Londra la coppia ha chiamato a rapporto i collaboratori. Hanno riesaminato tutto, individuato nello specifico ciò che è andato storto e il modo per migliorare in futuro. Sono giunti alla conclusione che il tour sia sembrato anacronistico, fuori dalla realtà, troppo formale e all’antica”.
Il Mirror segnala anche un dato interessante: mentre i Cambridge sono apparsi troppo distanti dalla gente durante il viaggio ufficiale ai Caraibi, Harry e Meghan sono stati percepiti come “alla mano, persone normali”
nel corso degli Invictus Games, che si sono disputati in Olanda lo scorso aprile. William e Kate starebbero riconsiderando in maniera drastica la loro immagine. Basterà eliminare titoli e inchini per salvare la monarchia?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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