X Factor: Manuel Agnelli sempre più spietato

Un Manuel Agnelli spietato e letteralmente senza peli sulla lingua, quello del secondo live di X Factor, pronto a giudicare con correttezza glaciale ma tagliente i concorrenti.

Manuel Agnelli/Getty Images
Manuel Agnelli/Getty Images

Che non fosse un giudice morbido e accondiscendete, il pubblico lo aveva intuito fin dalle audizioni di X Factor: Manuel Agnelli è un artista a 360 gradi e non lascia mai nulla al caso. Con il procedere del programma, anche i più scettici hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzare la sua metodica. Di sicuro, quello che emerge è la fisionomia di un giudice completo, severo e corretto, ma anche totalmente spietato. Lo ha dimostrato ieri sera, durante l'ultima puntata del programma, dove ha snocciolato giudizi diretti, limpidi e glaciali. Senza risparmiare bordate e frecciate ai suoi colleghi, in particolare alle scelte artistiche di Alvaro Soler. Ora che la gara è nel pieno della sua dinamica, i quattro giudici hanno messo da parte convenevoli e pacche sulle spalle, per passare all'azione.

Ma è proprio Manuel Agnelli ad emergere tra gli altri per la sua innata comunicazione diretta, la stessa con cui ha commentato l'esibizione dei Les Enfants che, al ballottaggio, hanno perso contro Caterina Cropelli. Secondo il leader degli Afterhours a penalizzare il gruppo sono state le scelte musicali imposte dal loro mentore, Alvaro Soler, in particolare con la troppo dance "The Rhythm of The Night", seppur in versione Bastille. Un brano che non ha certo valorizzato le doti canore del gruppo, come ha specificato lo stesso Agnelli, rimarcando così anche l'incapacità di Soler nel combinare artista e brano: "Halloween è finito qua, questo pezzo è un orrore, è uno dei più brutti della storia della musica, vi sono vicino, siete riusciti a non essere grotteschi o a non svenire".

Le bordate però proseguono e, dopo Alvaro Soler, l'attenzione viene spostata su Arisa e sulla tanto criticata presenza di Loomy nella sua categoria. Nonostante le sue innegabili capacità come rapper Loomy è costretto a spingere costantemente sull'acceleratore della bravura, ma a Manuel Agnelli non sfugge la deriva troppo melodica e i terrificanti calzini bianchi, che definisce: "un'offesa per tutti noi”. Autocitandosi involontariamente e riportando alla memoria dei suoi fan lo stesso "calzino bianco che commuove l'onestà”, da "Sui giovani d'oggi ci scatarro su”. Non pago, procede nel suo cammino castigando i Soul System per il tono troppo leggero della loro proposta musicale, nonostante l'arrangiamento interessante, della canzone anni novanta "All That She Wants" degli Ace of base.

Fino a straripare con una battuta audace e dalle svariate interpretazioni, rivolta all'esibizione di Caterina, a cui Fedez ha assegnato una canzone di Norah Jones. Voce molto apprezzata ma brano troppo malinconico, Manuel Agnelli spinge la giovane ad arricchire il suo bagaglio culturale senza sedersi troppo. E con voce serafica aggiunge: "Non ho peli sulla lingua, e se li ho… non sono miei”. Gradita l'esibizione di Fem che definisce come nato per stare sul palco, ma a cui bacchetta l'atteggiamento troppo circense, perché è facile "far saltare i culi delle persone come fa qualsiasi animatore turistico”.

Non mancano comunque i commenti positivi e le lodi e, anche quando si tratta di giudicare i suoi protetti, non ha esitazioni. Andrea a cui affida un brano degli Afterhous, la bellissima ma complessa "Ballata per la mia piccola iena", Manuel Agnelli sembra non aver dubbi. Una scelta rischiosa ma utile a spingere i suoi artisti verso un livello superiore, per uscire dalla comfort zone e raggiungere nuove dimensioni.

Una puntata quindi animata e molto dinamica, dove non sono certo mancate le sorprese esecutive e i giudizi al vetriolo. Di sicuro la vera sorpresa per il grande pubblico è proprio Agnelli che riconferma, anche in un ambiente estraneo al suo percorso musicale come quello di X Factor, il suo talento, la sua anima e la sua corenza.

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