La Spezia bussa alla Toscana

da La Spezia

Sembravano chiacchiere, ma ora sembra che si possa fare sul serio. L’idea, dopo anni di ipotesi di «passare a Parma», è stata ribalta ed ora si pensa di ingrandire la provincia spezzina creando un polo geografico molto grande e ricco, tale anche da sbilanciare l’economia regionale di Liguria e Toscana. «La provincia spezzina potrebbe essere allargata, aprendo alla Lunigiana storica».
L’ipotesi è chiara e viene lanciata direttamente dal presidente dell’amministrazione provinciale Marino Fiasella che vorrebbe allargare i confini della provincia spezzina verso un’area geografica già molto legata alla Liguria: Aulla e Pontremoli in prima battuta. L’idea di Fiasella è quella di collegare l’area della Lunigiana, quella «dei vescovi e dei marchesi», sino ad arrivare alla Garfagnana. Il progetto coinvolgerebbe molti dei comuni confinanti che sono tutti sotto la provincia di Massa Carrara. Il primo passo sarebbe quello di ridisegnare i confini del Parco del Magra. Oggi si tratta di un parco naturale regionale che è solo attuato nella parte finale del fiume, dove si devono governare più che altro gli effetti di quello che viene fatto «a monte» ed in questo caso anche in Lunigiana.
«Credo che siano maturi i tempi perché il parco del Magra si estenda sino alla sua sorgente - ha detto Fiasella - interessando la parte alta della Val di Magra e della Lunigiana. Da qui poi il passaggio è possibile a parlare di confini provinciali. Le condizioni ci potrebbero essere, io personalmente vorrei provarci».
Resta da capire se questa ipotetica nuova super provincia sarà collocata in Liguria o, come vorrebbero alcuni, in Toscana.
Del resto già oggi la «compromissione» di questi territori e lo sbilanciamento della provincia spezzina verso est è una realtà. Dal punto di vista sanitario l’Asl spezzina non comprende tutto il territorio della provincia della Spezia, ma esclude quella di Varese Ligure e di parte della costa. Questo mentre sono molti gli abitanti che decidono di appoggiarsi a strutture sanitarie di Pontremoli. Lo stesso lo si deve dire per il commercio quotidiano. L’area di interesse commerciale è un nodo forte che comprende la tratta tra Sarzana-Aulla come chiave di volta per tutta la provincia, sia per l’artigianato che per la grande distribuzione. Sino a qualche anno fa lo sport era sbilanciato anch’esso con l’allora campionato di calcio dilettantistico interregionale. Il tutto sino ad arrivare a tanti residenti dei comuni dell’area lunigianense che hanno nascita spezzina e posto di lavoro alla Spezia.
Poche le reazioni, nessuna ufficiale alla proposta-progetto di Fiasella.

A sentire il polso degli spezzini, da sempre avversi a «Genova matrigna», l’ipotesi sarebbe gradita, ma nell’ambito di una possibile nuova collocazione della stessa provincia spezzina. Un po’ di problemi, nel caso si arrivasse ad uno spostamento della collocazione regionale, potrebbero arrivare dalle Cinque Terre, culturalmente più legate alla Liguria, ma qui si entra nel campo delle ipotesi.

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