Abraham fa 13 e affossa ancora l'Atalanta

La Roma senza Mou in panchina si rilancia nella corsa per il quarto posto

Abraham fa 13 e affossa ancora l'Atalanta

Roma - Mourinho resta la bestia nera di Gasperini anche senza sedere in panchina. Ma da ieri il tecnico della Dea ne ha un'altra e si chiama Tammy Abraham. Il centravanti inglese della Roma, nella gara di andata a Bergamo il 18 dicembre scorso, contribuì con una doppietta ad affossare il già complicato sogno scudetto dell'Atalanta; all'Olimpico l'inglese consente alla truppa giallorossa di prendersi i tre punti e agganciare i rivali in classifica (anche se la Dea ha una gara da recuperare).

Il quarto posto resta ancora lontano per i giallorossi, sempre che oggi la Juve non faccia loro un regalo. Di sicuro, la Roma torna a credere nella corsa Champions grazie al 13° gol in campionato (il numero 20 stagionale) del suo terminale offensivo, il primo segnato su azione dalla truppa di Mourinho dopo 41 giorni. Era l'ultima occasione offerta a Zaniolo (suo l'assist per il gol) e compagni per dare un senso concreto alla stagione in A. Così la Roma fa il bis di vittorie con la Dea in una sola stagione (non le capitava da quella 2012/2013) e sfata dopo un mese e mezzo il tabù Olimpico.

Illusori i sette gol segnati nelle ultime due gare. L'Atalanta, che domina nel possesso palla (65 per cento a 35) e nel numero di passaggi (507 a 231), paga ancora una volta l'assenza di una punta di ruolo - Muriel, messo in campo da Gasperini nel secondo tempo, non è al meglio -: non è un caso che nelle ultime 5 trasferte di campionato, la Dea abbia trovato la via del gol in una sola occasione. Eppure, gran parte del tesoretto in classifica costruito dai bergamaschi è arrivato lontano dal Gewiss Stadium. Insomma, la differenza ieri l'ha fatta proprio il centravanti e da quando Zapata è fermo ai box, Gasperini sta faticando a trovare soluzioni alternative.

Gara giocata ad alto ritmo, ma senza tante occasioni da rete. La prima, capitata alla testa di Mancini dopo tre giri di lancette, trova Musso preparato.

È il segnale di una squadra giallorossa che vuole far suoi i tre punti e sull'asse Zaniolo-Abraham costruisce l'azione che decide il match. Dopo otto anni battuta in casa l'Atalanta, che reagisce solo con Freuler, murato da Rui Patricio al momento del tiro. E nel finale due rossi a De Roon e Mhkitaryan che non spostano nulla.

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