
Seconda sconfitta consecutiva del Milan in viaggio, a Bologna dopo Torino e fine dei sogni proibiti di una improbabile rincorsa alla zona Champions. Questa volta parte davanti con il sigillo di Leao ma poi nella ripresa si fa raggiungere e superare senza opporre una significativa resistenza. In difesa emergono le solite fragilità e superficialità come in occasione del 2 a 1 firmato da Ndoye. Nella ripresa c'è una sola occasione (Musah) allestita in classico contropiede e poco altro. Ha deluso Joao Felix, per farlo giocare lì davanti, deve arretrare Reijnders che è un vero 3/4ista. Non è solo una questione di duelli persi ma anche di idea di gioco, troppo conservativa, puntando soltanto sul contropiede (così arrivano le tre occasioni collezionate). Il Milan si è sgonfiato completamente. All'uscita di Gimenez, poco coinvolto, si rivede dopo una vita Jovic. Dopo la bellezza di 23 anni, il Bologna riagguanta il successo domestico contro il Milan e sale a 44 punti.
Apre il Milan con un fulmineo contropiede (21'') sprecato da Gimenez, chiude la prima frazione ancora il Milan con un altro giochino dello stesso tipo (rinvio di Maignan, tocco di testa di Gimenez e Leao lanciato nella prateria bolognese inafferrabile per De Silvestri e Skorupski, che firma l'1 a 0). Nell'intermezzo c'è un promettente Bologna dedito al controllo del gioco e del palleggio procurando qualche difficoltà alla difesa rossonera (in partenza Thiaw sfiora l'autorete) nel reggere l'urto specie sull'argine di sinistra dalla parte di Jimenez. Qui Dominguez è il più intraprendente, protagonista della migliore occasione lavorando un pallone sulla linea di fondo e trovando la deviazione di Maignan. Il clima della sfida non è dei più amichevoli e forse contribuisce anche il metro tollerante adottato dall'arbitro Mariani che sorvola su una trattenuta su Joao Felix e uno scontro duro su Leao o un intervento di Ndoye su Fofana sui bordi dell'area.
Il Bologna riaffiora a inizio ripresa sfruttando la prima palla utile nata da una punizione con Fabbian che tocca col braccio (attaccato al corpo) e serve Castro per il tocco facile facile sotto porta. Il var valuta e decide che è buono. La prima correzione è quella dettata dalla panchina del Milan (Joao Felix, spento, cede il posto a Pulisic) che riprende il filo della partita con una combinazione Fofana-Musah su cui Skorupski compie un'autentica prodezza. Ed è lo spavento, con il contributo decisivo di qualche cambio, a sospingere il Bologna verso il sorpasso.
Ancora una volta una distrazione collettiva da fallo laterale (Jimenez) lascia via libera a Cambiaghi che trova puntuale a due passi da Maignan Ndoye che può firmare la zampata vincente. Italiano, fine psicologo, tiene lontani i due ex: Pobega e Calabria dalla serata, lasciandoli entrare solo nel finale, a successo ricostruito. Quarto di fila a casa sua, meritato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.