Albi: "Vi racconto il mio amico Valentino dalle origini al mito"

Tebaldi, ad della VR46: "In tenda a 14 anni al Mugello, guru Graziano, Sic e l'Academy"

Albi: "Vi racconto il mio amico Valentino dalle origini al mito"

«Vale è sempre stato così: trasparente, curioso, appassionato». Alberto Albi Tebaldi, insieme a Uccio è l'amico di Valentino Rossi da una vita, sempre al suo fianco prima ancora che Rossi diventasse The Doctor. «Mi ricordo la prima volta che Vale è venuto con noi al Mugello. Io avevo 24 anni, lui 14. È così che ci siamo conosciuti. Eravamo accampati alla curva Casanosa-Savelli con una tendina in plastica gialla. Quattro giorni di corse, cori e rock and roll. Il Mugello è la quintessenza del Motomondiale, c'è mancato tanto quest'anno, ma abbiamo goduto a vedere la F1, perché siamo appassionati di motori, a 2 e 4 ruote». Poche frasi che descrivono il mondo di Valentino Rossi: la sua Tavullia, gli amici, le corse. Storie di scorribande sulla Panoramica e di sabati pomeriggio passati alla Cava. «Il Guru del gruppo è Graziano (Rossi). Preparava la pista alla Cava per diffondere il suo verbo: allenarsi in moto, meglio se di traverso. Tra i primi ad arrivare è stato il Sic. Vale si allenava sempre con Marco Simoncelli e alla sera si finiva tutti in pizzeria a ridere e scherzare. Dopo la tragedia di Marco, ci siamo detti: facciamo qualcosa per i nostri amici - racconta Albi, oggi Ad della VR46 Racing Non abbiamo pensato ai piloti più veloci al mondo, ma a quelli più vicini, come Morbidelli, che da Roma si era trasferito a Tavullia». Così è nata l'idea dell'Academy, che oggi conta otto piloti e vanta due titoli mondiali in Moto2 con Morbidelli e Bagnaia e due nel Mondiale Jr con Bulega e Foggia. Il palmares dei podi è appeso all'ingresso della VR e viene aggiornato al lunedì, come questa settimana con i risultati di Misano-2 di Vietti Ramus e Bezzecchi.

Il modello dell'Academy è unico e irripetibile. Ad un ragazzo non capita di palleggiare con Messi o sfidare Tyson, ancora in attività. «Vale non spiega ai ragazzi, gli trasmette la sua esperienza, allenandosi con loro. Passa 4-5 ore al giorno tutti i giorni con i ragazzi dell'Academy, un programma completo che si occupa dalla preparazione, all'alimentazione, al management». Passione e competizione: un'accoppiata vincente che contribuisce ad alzare il livello di preparazione e mantiene Rossi eternamente giovane. «Vale è il primo a scendere in pista e l'ultimo a togliersi la tuta».

Questo fine settimana a Barcellona, Valentino annuncerà il rinnovo del contratto con Yamaha per un anno più uno nel Team Petronas. Una notizia attesa, ma che non smette di sorprendere, considerato che il 9 volte iridato ha debuttato in 125 nel 1996 quando Marquez aveva 3 anni. «Non avevamo fretta perché eravamo già d'accordo. Abbiamo sistemato la squadra che sarà formata da personale del team factory e altro Petronas, comunque estremante professionale».

Ma Vale guarda avanti. «Con due team nelle classi minori, la MotoGP è un sogno per la VR a cui penseremo quando Vale deciderà di smettere in moto». Si parla del 2022 al posto di Avintia. «Le opportunità ci sono sempre nel nostro ambiente», commenta Albi, «e intanto Vale sta cercando di capire come migliorare il suo livello in auto, perché quello sarà il suo futuro. Stiamo definendo un programma interessante, grazie a sponsor come Monster Energy che ci accompagnano da anni».

Lo vedremo in GT o forse alla Dakar, come è stato con Fernando Alonso? «Vale ama i cordoli, quindi asfalto». Ma l'arena mista a roccia della Cava prima, e del Ranch oggi, resterà a lungo il parco giochi degli eterni Peter Pan e dove anche il Sic, assicura Albi, si sarebbe divertito.

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