Allegri in crisi e fa muro sul rinnovo

Allegri in crisi e fa muro sul rinnovo
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Torino - Due punti nelle ultime quattro partite per la Juventus. Quattro nelle ultime sette per il Frosinone, che della Signora non è proprio l'emanazione diretta ma che in Soulè (10 gol finora), Barrenechea e Kaio Jorge ha tre giocatori fondamentali per le proprie fortune. Oggi all'ora di pranzo si capirà quale delle due stia meglio dell'altra ed è ovvio che la sorpresa sarebbe clamorosa se a uscire meglio dal periodaccio fossero i ciociari: la Juve, che ha dilapidato buona parte del +18 che aveva nei confronti della quinta in classifica, è insomma obbligata a tirare la testa fuori dalla buca in cui si è cacciata. Non tanto perché abbia ancora la speranza di riacciuffare l'Inter, quanto per restituire serenità a un ambiente di nuovo in fibrillazione e un po' perplesso circa il futuro. «Ho ancora un anno di contratto ha ribadito ieri Allegri e non devo firmare proprio niente in bianco per rimanere qui anche dopo il 2025. Mi è stato chiesto di riportare la squadra in Champions, siamo in linea con l'obiettivo: dobbiamo avere le spalle larghe».

E vincere, soprattutto. Contro un Frosinone che sta scivolando verso la parte caldissima della classifica (52 gol presi: nessuno ha fatto peggio) ma che può essere pericoloso se il piedino sinistro di Soulè si confermerà di primissimo livello: sulla sua presenza in campo dal primo minuto non ci sono ovviamente dubbi, mentre Allegri dovrebbe ridare fiducia a Chiesa facendo partire dalla panchina l'altro gioiellino Yildiz.

«Lavoreremo per schierare un tridente con Yildiz, Chiesa e Vlahovic, ma intanto bisogna sfruttare meglio le occasioni che abbiamo e ritrovare la solidità difensiva: nelle ultime quattro partite abbiamo preso cinque gol e non va bene». Per adesso, insomma, avanti con il 3-5-2. E con Alcaraz che per la prima volta avrà una maglia da titolare: «È una mezzala offensiva: non ha tanta esperienza, ma ha tecnica e un buon tiro». Potrebbe risultare utile.

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