Aru avvisa il Tour: "Io ci credo... La 3ª settimana è un'altra corsa"

Aru avvisa il Tour: "Io ci credo... La 3ª settimana è un'altra corsa"

Tutto è pronto per il gran finale, anche se bisogna ancora avere un pizzico di pazienza, perché oggi il Tour riprende il cammino dopo il secondo giorno di riposo con una tappa per attaccanti o passisti veloci. Ma da domani si fa sul serio. Molto sul serio. Croix de Fer, Telegraphe e Galibier; giovedì Vars e Izoard (terzo e ultimo arrivo in salita); sabato la cronometro di Marsiglia alla vigilia della passerella di Parigi.

Fabio Aru è pronto a scatenare l'inferno: «Sono qui per ottenere il massimo, io non sono tipo che si accontenta», dice il sardo incontrando la stampa nel suo hotel di Saint Etienne. «La terza settimana di un grande Giro rappresenta una corsa a sé spiega il campione d'Italia che riparte oggi dal secondo posto in classifica generale, ad appena 18 dalla maglia gialla -. Si riparte come se fosse una pagina nuova. Froome? Ha esperienza, ha una grande squadra e sa come si fa a vincere un Tour, visto che ne ha già vinti tre. Bardet? Ha la grande occasione ed è un attaccante nato, ma attenti a non sottovalutare Rigoberto Uran: tiene bene sulle grandi salite, va forte a cronometro ed è già salito due volte sul podio del Giro, proprio come il sottoscritto».

E ancora: «Previsioni? Nessuno di noi sa esattamente come andrà, ma sono convinto che ci saranno grandi attacchi, secondo me ci proveranno specialmente Bardet e Uran. Alleanze? Possono esserci interessi comuni, ma solo la strada può dare indicazioni di questo genere, non si può parlarne adesso, ma solo cammin facendo».

Infine una battuta sulla squadra: «Sapete tutti quello che ci è successo quest'anno,

con la tragedia di Michele Scarponi e una serie infinita di infortuni. Qui al Tour siamo rimasti in sette e, noi dell'Astana, daremo il massimo tutti assieme per arrivare il più in alto possibile. E credetemi: è possibile».

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