Metti una roba da matti, ovvero che due dei Fab 4 del tennis improvvisamente si trovino dalla stessa parte. E no, non stiamo parlando dell'amicizia tra Federer e Nadal. La notizia del giorno è che Andy Murray diventa (per un po' dice) coach di Novak Djokovic, e su questo non si accettavano scommesse. Lo scozzese, infatti, dopo essersi ritirato alla fine dei Giochi Olimpici, ha deciso di rimettersi subito in gioco come tecnico. E d'altronde, come ha scritto Novak nel post che ha celebrato l'inizio della collaborazione, «comunque non gli piaceva stare in pensione».
La collaborazione comincia subito per la preparazione della prossima stagione e durerà anche per gli Open d'Australia: «Sono molto eccitato da questa nuova avventura ha detto Murray -. Non vedo l'ora di passare del tempo con Novak dalla stessa parte della rete, per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi». Mentre il serbo ha raccontato così l'incredibile notizia: «Sono molto felice di avere uno dei miei più grandi rivali dalla mia parte. Sono contento di vedere cosa succede insieme a una persona con cui ho condiviso momenti eccezionali in quel Paese».
È insomma l'ultima sfida del giocatore più vincente di sempre: aggiungere ancora uno Slam alla sua collezione (sarebbe il venticinquesimo). Nei confronti diretti con Andy, Djokovic ha concluso 25-11.
A Melbourne ha trionfato 10 volte, Murray invece ha perso 5 finali di cui quattro proprio con Nole. Insomma davvero una roba matti, e conoscendo il bel caratterino di entrambi potrebbe essere esplosiva. Nel bene e nel male. MLomb
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