Azzurrini, il sogno passa da un'altra Corea

Obiettivo finale mondiale per l'Italia Under 20: ci prova per la 3ª volta di fila

Azzurrini, il sogno passa da un'altra Corea
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A La Plata per fare la storia. Questa sera la nostra Under 20 ha l'occasione di centrare un traguardo mai raggiunto dalle nostre nazionali: la finale del Mondiale di categoria, finora soltanto sfiorata nelle ultime due edizioni di un torneo che ha visto gli azzurrini recitare da grandi protagonisti anche in terra Argentina.

Sulla strada che porta alla gloria, i nostri ragazzi incroceranno un avversario che ci ha fatto piangere, sempre in un Mondiale, ventuno anni fa. In semifinale ci attende infatti la Corea del Sud (ore 23, Rai 2), che nel 2002 eliminò clamorosamente l'Italia allenata da Giovanni Trapattoni in un ottavo di finale passato alla storia per l'arbitraggio a senso unico dell'arbitro Byron Moreno.

Ma attenzione, perché a distanza di 21 anni il movimento asiatico è cresciuto notevolmente. Non a caso, per i sudcoreani quello in corso è il secondo Mondiale Under 20 di fila giocato ad altissimo livello. Finalisti perdenti nel 2019, battuti a un passo dalla coppa dall'Ucraina che aveva eliminato l'Italia in semifinale, gli asiatici puntano il bersaglio grosso e hanno già mietuto vittime illustri lungo il loro cammino. Il successo contro la Francia, nel girone eliminatorio, non è stato un fuoco di paglia. Anzi, perché il rendimento dei coreani è cresciuto col passare dei match, e a dimostrarlo è arrivata la vittoria ai supplementari nel quarto di finale contro la Nigeria, che ci aveva battuto nel girone.

L'Italia, dal canto suo, arriva alla terza semifinale consecutiva (prima a riuscirci dopo Brasile e Argentina) forte di un percorso di assoluto spessore. Il successo all'esordio con i verdeoro ha dato entusiasmo al gruppo azzurro, che si è dovuto piegare alla Nigeria per poi riprendere slancio battendo la Repubblica Dominicana e inanellando due vittorie brillanti nelle due sfide a eliminazione diretta, contro Inghilterra e Colombia. Trascinati dai gol e dalla personalità di capitan Casadei e di Baldanzi, ispirati dalle grandi giocate di Ambrosino e Esposito e protetti dalle parate di Desplanches, gli azzurrini arrivano a questo appuntamento con la storia nelle migliori condizioni possibili, fisiche e psicologiche. La Corea del Sud non va sottovalutata, e proverà a colpire col suo calcio fatto di strappi e accelerazioni. Ma per i nostri è arrivato il momento di fare l'Italia, confermando le prestazioni che ci hanno permesso di mettere sotto tutti o quasi gli avversari incontrati fin qui.

D'altro lato del tabellone, alle 19.

30 (Rai Play), Uruguay e Israele si giocheranno l'altro biglietto per la finalissima di domenica sera. I nostri orologi, però, sono già puntati sulle ore 23, orario del calcio d'inizio della sfida dell'Italia. E allora coraggio azzurrini: qui si fa la storia.

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