È mancato soltanto il bacio. Di Giuda forse. Cala di Volpe, Sardegna, gran premio del World Globe Soccer, sfilata di gente bella del football, vecchie glorie, fenomeni contemporanei, ad un certo punto Al Khelaifi si è alzato dalla sua poltrona e ha abbracciato il traditore irriconoscente, al secolo Kylian Mbappé che ha ricambiato l'effusione. Ma come, l'Equipe, quotidiano francese, titola di una storia brutta fra i due, ai materassi, in tribunale per stipendi e premi non pagati e la coppia fa come i ladri di Pisa che di giorno litigano e di notte fanno affari? La vicenda ha del paradossale e dovrebbe appartenere al mondo di certe beghe televisive, ballerebbero milioni di euro 80, da aprile il fenomeno francese ha verificato che sul conto corrente bancario non risultano i versamenti previsti dal contratto con lo sceicco qatariota. Il quale, alla fine, è uno come noi, ha messo il muso perché l'inquilino del suo harem calcistico parigino gli ha voltato le spalle, preferendogli Florentino Perez, se Parigi val bene una messa, Madrid vale moltissimo una mossa.
E allora Al Khelaifi ha deciso di non volere fare la figura del fesso, nonostante le offerte di rilancio stramilionario Mbappé non ha accettato di prolungare il contratto con il Psg, ha onorato l'impegno fino all'ultimo gol ma da un anno aveva scelto di fare la valigia e partire.
Probabilmente si arriverà ad una transazione, di sicuro Florentino non tirerà fuori nemmeno la propina, Mbappé ha già incaricato il proprio ufficio legale, lo sceicco non molla l'osso, difficilmente vincerà la sfida, il calciatore non si è
sottratto agli allenamenti, ha sempre risposto agli ordini di Luis Enrique, di certo l'epilogo spiega come anche nel mondo della lampada di Aladino possano esplodere baruffe per il vile denaro. C'est l'argent qui fait le foot.
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