Bagnaia, la voce del padrone. Si prende pole e Sprint

Col nuovo sistema di partenza il campione del mondo domina in qualifica e la gara corta. Bezzecchi a terra

Bagnaia, la voce del padrone. Si prende pole e Sprint
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Una prestazione imPeccabile. In pole al mattino e primo nella Sprint race al pomeriggio. I giochi di parole vengono facili pensando a Francesco Bagnaia, detto "Pecco", dopo il suo sabato magico a Spielberg, sede del decimo round del Mondiale 2023 di MotoGP. 14 giri tutti d'un fiato in cui l'idea del campione del mondo in carica era molto semplice: sfruttare gli accorgimenti tecnici introdotti della Ducati per partire meglio della KTM del sudafricano Brad Binder e spingere alla grande fin dal primo metro. Un progetto ambizioso e perfettamente realizzato dal pilota con il n.1 sul cupolino. Sciorinando giri da 1:29 basso anche il coriaceo Binder ha dovuto cedere e il distacco di 2.056 ha rappresentato il margine del centauro piemontese. «Ho cercato di spingere senza incertezze, negli ultimi giri la gomma posteriore era completamente andata, ma la strategia era quella di andare all'attacco senza remore fin dalla partenza», le parole di Pecco. Pensando alla gara di oggi: «Sarà sicuramente un'altra storia».

Vero è che il vantaggio in classifica generale per il leader del campionato è aumentato: Bagnaia con questo risultato si è portato a quota 226 e il margine di vantaggio su Jorge Martin (Ducati Pramac), ieri terzo, è di 46 lunghezze, mentre Marco Bezzecchi, alla seconda caduta consecutiva ricordando Silverstone, è a -59. Poco fortunato il romagnolo, travolto da tre moto alla prima curva, pur cercando di rimanere lontano dai guai. La maxi caduta di sei è stata innescata da Martin, decisamente sopra le righe alla staccata, considerando anche il contatto nelle ultime fasi della Sprint con Luca Marini, finito anche lui a terra. «Penso che non ci fosse bisogno di fare pazzie in curva 1. Io ho cercato di tenermi lontano dai guai, ma poi mi sono arrivate tre moto addosso ed è finito tutto», le considerazioni amare di Bezzecchi. Lo spagnolo della Ducati Pramac ha dato, infatti, una bella sparecchiata, coinvolgendo Fabio Quartararo, Maverick Viñales, Enea Bastianini e Johann Zarco. Un Quartararo sanzionato con long lap penalty, ironia della sorte, per essersi toccato dopo con Lorenzo Savadori. Il tema del regolamento fatto di due pesi e due misure è un evergreen, come ribadito da Marini. «Penso che il problema sia sempre lo stesso dall'inizio della stagione: il regolamento non è chiaro. Alcuni contatti vengono puniti e altri no: a Quartararo hanno dato long lap, a Martin nulla.

È questo che mette in difficoltà noi piloti, perché ogni volta è diverso, vorremmo semplicemente un chiarimento». Che cosa c'è da aspettarsi, in vista del GP odierno, nell'applicazione schizofrenica delle norme? Lo scopriremo.

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