La vicenda riguardante Mario Balotelli, vittima di un presunto ricatto sessuale da parte di una ragazza di Bassano del Grappa con cui aveva intrattenuto vari incontri amorosi, si arricchisce di una nuova e sorprendente puntata.
Una frequentazione iniziata quando Balotelli giocava al Nizza. Dopo alcuni incontri amorosi e la rivelazione della sue vera età, arriva l'agghiacciante richiesta al calciatore ''dammi 100 mila euro o ti denuncia per violenza sessuale''. Super Mario però, decide di non cedere al ricatto e si rivolge al suo avvocato, Vittorio Rigo, che gli suggerisce di passare al contrattacco presentando una denuncia in Procura. Ebbene secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, oltre alla denuncia che vede il calciatore presunta parte lesa per aver subito il tentativo di estorsione da parte della donna all'epoca dei fatti minorenne e dal suo legale, ce ne sarebbe un'altra precedente, presentata dalla stessa ragazza all'epoca dei fatti minorenni.
Quella denuncia è stata infatti depositata alla Procura di Brescia due anni fa ma a quanto pare non ci fu nessun seguito. Sembra infatti che la magistratura bresciana si fosse messa in contatto con gli inquirenti vicentini, proprio per valutare il quadro probatorio nel quale le accuse sarebbero maturate ed è presumibile che abbiano trovato riscontri nella versione del giocatore. L'avvocato Elisa Romeo, che assiste la ragazza, oggi maggiorenne, sulla questione precisa: ''Nel gennaio 2018 la giovane, prima di essere stata a sua volta denunciata per questa vicenda - sostiene - assistita da un altro legale (che con lei è finito nei guai, ndr ) ha sporto querela nei confronti di Balotelli a seguito di un rapporto iniziato in maniera consensuale ma evolutosi in atti sessuali non voluti dalla ragazza e quindi in una violenza sessuale''. Questa la ricostruzione della presunta parte offesa, per la quale il procedimento risulta ancora pendente.
Nessun commento invece dai difensori di Balotelli, che annunciano: ''Faremo le dovute verifiche nelle sedi opportune'' mentre il legale della giovane respinge ''con forza e indignazione le accuse, essendosi la stessa limitata a dare mandato a un legale per tutelare i suoi diritti, estranea rispetto a qualsivoglia condotta estorsiva''. Intanto l'avvocato Roberto Imparato, difeso dal collega Ernesto De Toni, che con lei è indagato, rivendica di aver sempre ''con forza e indignazione le accuse, essendosi la stessa limitata a dare mandato a un legale per tutelare i suoi diritti, estranea rispetto a qualsivoglia condotta estorsiva'' e aver difeso ''una minorenne che con la madre mi ha documentato di aver subito violenza''. A quel punto la decisione di sporgere querela prima di apprendere che ''colui che era stato denunciato aveva a sua volta sporto denuncia per estorsione verso di noi e ho già fornito al pm la più ampia collaborazione''.
Nel frattempo sia la Procura di Vicenza che quella dei minori di Venezia hanno chiuso l'inchiesta e a
giorni potrebbero chiedere il processo per la minorenne e il suo legale. Nel caso dovesse esserci il processo Super Mario potrebbe decidere di costituirsi parte civile ed eventualmente chiedere un risarcimento danni.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
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