
Gli scappa la pipì e gli scappa la vittoria. Certi bisogni a volte sono fatali. Come è successo a Telahun Haile Bekele, che ha dovuto rincorrere gli avversari dopo che la gara sui 10.000 metri era partita senza di lui. «Mentre tornavo dalla toilette, ho visto gli atleti in fila. Quando ero a circa 100 metri di distanza, la gara era iniziata», ha raccontato Bekele. Al meeting The Ten, a San Juan Capistrano, California, è accaduto davvero di tutto. A dare il là a una serata surreale è l'eritreo Habtom Samuel, che all'ultimo momento si è accorto di non avere il pettorale. Allontanandosi per recuperarlo, ha innescato una catena di eventi che avrebbe portato l'etiope Bekele a perdere la partenza della gara. Sì, perché mentre la maggior parte dei concorrenti era rimasta in pista per qualche falcata o allungo in attesa che Samuel recuperasse il suo pettorale, Bekele aveva un problema più urgente. Non riusciva più a trattenerla. E non essendoci una toilette nelle vicinanze, è corso verso l'angolo opposto della pista e ha trovato un posto buio dove poter orinare. Il problema è che lo starter, al momento del via, non si era accorto che mancasse il vincitore della Campaccio di quest'anno.
Niente da fare, dunque, la corsa era partita. E Bekele è stato costretto a inseguire. Per sua fortuna nei 10.000 metri c'è il tempo di recuperare, anche se il gap era di ben 11 secondi. E forse chissà aiutato dall'essersi liberato del peso, ha saputo rientrare sul gruppo. Incontenibile (o incontinente, vista la vicenda).
Eppure, in questa storia c'è il lieto fine: anche se Telahun non è riuscito a vincere la gara, al traguardo si è piazzato al 4° posto in 26:52.79, un crono che gli è valso lo standard per i Mondiali di Tokyo (27:00.00). Certo, senza quell'imprevisto avrebbe potuto correre più veloce e invece gli è letteralmente scappata... la vittoria.
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