Sognare un triplete e intanto godersi una vittoria capolavoro, la numero 26 in carriera. Ecco il sabato di Federica Brignone, nel villaggio di Are, in un gigante a due facce che lascia aperta ogni speranza a chi apra il cancelletto delle emozioni. Bigia, ventosa e lunga oltre il minuto la prima manche; sole, neve primaverile e tempi sprint per la seconda, accorciata di una decina di secondi. Brignone è terza a metà gara: non certo quello per sorridere, visto che è la piazza d'onore quella minima che sta rincorrendo in tutte le discipline questa stagione: gigante, superG, overall. «Nella prima manche non ero così contenta perché non avevo grande fiducia - così la Brignone - Poi mi è venuto tutto bene, perché ho trovato una fiducia che mi rende molto orgogliosa». Alla ripresa infatti la valdostana si è davvero scatenata e, dopo alcune pieghe estreme, ha danzato, per seminare tutte, a partire da Sara Hector che sperava nel colpaccio davanti al pubblico di casa e, invece chiude seconda (33/100), relegando appena giù dal podio Marta Bassino, quarta, al suo season best fra le porte larghe.
Il resto della gara è tutto una supersfida fra quelle che il circo Bianco aveva provato a definire come le senior della Coppa. Lara Gut Behrami è terza a 40/100 che fanno pregustare gli scontri diretti delle finali in calendario a Saalbach la settimana prossima. Brignone centra l'11° sigillo in gigante, undicesimo podio in una stagione dove ha vinto 3 gare fra le porte larghe, 2 superG e collezionato altri 6 podi. Un undici da schedina vincente, proprio come nel 2020 quando vinse la overall. Anche allora successe ad Are, dove però la pandemia le tolse il gusto di correre le ultime prove. Anche allora Mikaela Shiffrin, fuori dai giochi da qualche settimana, era pronta a rientrare, come farà oggi. La questione è fra Fede e Lara divise dalle classifiche e unite dal destino delle migliori. In gigante domina Gut con 95 punti su Fede. In superG Gut guida con 540 punti sui 471 di Cornelia Huetter e i 466 di Brignone.
Qui tutto può succedere, anche se la sfida più simbolica è quella per difendere la seconda piazza della overall dove è sempre l'elvetica a guidare con gli imprendibili 1654 punti dietro ai quali svetta Brignone a quota 1368, sui 1209 di Shiffrin che però farà solo i due slalom, quello di oggi (Tv 10.30 e 13.30), mentre Brignone sarà polivalente, slalom compreso: «Vorrei un piazzamento nelle dieci anche fra i pali: lo faccio per divertirmi». E perché, no per sognare un triplete sempre più vicino.
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