La partita Bulgaria-Inghilterra, valida per le qualificazioni ad Euro 2020 è stata fermata due volte nel primo tempo a causa di cori razzisti dei tifosi bulgari nei confronti dei giocatori di colore della nazionale inglese.
La serata della vergogna, è stata ribattezzata così in Inghilterra, la roboante vittoria per 6-0 ottenuta dalla Nazionale di Gareth Southgate. Un risultato tennistico che passa in secondo piano a causa dei cori razzisti dei tifosi bulgari nei confronti di Raheeme Sterling, Marcus Rashford e Tyrone Mings con la necessarria interruzione della partita per due volte. Una sezione di 5.000 posti allo stadio nazionale Vasil Levski era già stata chiusa per la partita dopo il razzismo durante le partite contro il Kosovo e la Repubblica Ceca a giugno e lo stesso Sterling è stato oggetto di abusi razzisti da parte di un tifoso bulgaro anche quando le squadre si sono incontrate il mese scorso nella vittoria per 4-0 dell’Inghilterra a Wembley.
Il primo ad attivarsi, dopo nemmeno mezz'ora di partita, era stato il capitano Harry Kane, che aveva parlato con l'arbitro portando alla sospensione del match. La sfida era ricominciata, ma dagli spalti arrivavano sempre gli stessi squallidi cori dagli stessi tifosi, che si esibivano anche nel saluto romano. Subito dopo Southgate andava dal quarto uomo e veniva stabilita un'altra sospensione.
Subito dopo la partita la Football Association ha diramato un duro comunicato: ''Come sappiamo tristemente, non è la prima volta che i nostri giocatori sono stati sottoposti a questo livello di abusi e non c’è spazio per questo tipo di comportamento nella società, figuriamoci nel calcio. Chiederemo all’Uefa di indagare con urgenza''.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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