Restano 8 squadre e 2 italiani. Si ricomincia venerdì: con l'arbitro Orsato, l'altro sopravvissuto dell'Europeo è Vincenzo Montella, che guida la Turchia al sorprendente successo sull'Austria. Fuori il guru Rangnick, che paga fra le altre cose gli errori del suo capitano Arnautovic: clamoroso quello in avvio di secondo tempo, faccia a faccia col portiere. Montella la vince con la doppietta dell'ex italiano Demiral, la scorsa estate finito a 25 anni nel dorato esilio saudita, e col baby tridente Yildiz, Guler, Yilmaz (62 anni in 3) che non segnano ma sono determinanti nel canovaccio tattico della sfida, insidiose e velocissime spine d'attacco e primo argine al gioco a scacchi di Rangnick.
Euro 2024 chiude la carriera di Orsato e nei fatti già rilancia quella di Montella e poco conta che l'arbitro abbia oggi molte più chance di essere in campo il 14 luglio, nella finale di Berlino. Montella è la faccia bella dell'Italia in Germania, l'unico dei nostri 5 tecnici ad avere superato la frontiera degli ottavi. Non lavora in Italia da 5 anni, dopo avere debuttato a 37 anni sulla panchina della Roma e avere poi allenato fra le altre anche Fiorentina, Milan, Siviglia e di nuovo Fiorentina, che lo esonerò nel 2019. È stato fermo due anni, è ripartito dalla provincia turca, a settembre la federazione gli ha affidato una Nazionale in crisi. Si è qualificato, ha passato il girone, ha eliminato l'Austria e sabato affronterà l'Olanda, di nuovo col pronostico a sfavore. Farà bene Koeman a stare attento.
Decide la doppietta di Demiral, inutile l'1-2 di Gregoritsch che serve solo a fissare il risultato. Tre gol da calcio d'angolo, perché poi il calcio è ancora anche questo, non solo con alchimie da stregoni o chiacchiere da pifferai.
Rocambolesco il primo gol, dopo meno di 1 minuto (pasticcio fra Baumgartner e Seiwald e carambola decisiva verso l'ex juventino), strepitoso il secondo (imperioso lo stacco da fermo), più classico quello del neo entrato Gregoritsch, spizzata sul secondo palo e tocco sotto porta.Il solito diluvio da Euro 2024 appesantisce l'assalto finale dell'Austria. E all'ultimo istante, anche il portiere Gunok mette la firma sulla vittoria, negando a Baumgatner un gol quasi fatto. Ma è giusto così.
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