"Cambi sbagliati? Non mi invento le cose", Conte è l'uomo in meno di oggi

Conte è stato criticato per aver tolto dal campo, nel finale di partita i due migliori in campo, Lautaro Martinez e Hakimi per difendere l'1-2 contro la Roma. Risultato: 2-2, 2 punti persi e meno tre dal Milan

"Cambi sbagliati? Non mi invento le cose", Conte è l'uomo in meno di oggi

L'Inter di Antonio Conte ha subito la terza rimonta stagionale, dopo Lazio e Atalanta, ed esce dall'Olimpico con un punto amaro per come si era messa la partita contro la Roma. I nerazzurri, infatti, dopo aver giocato una buonissima gara contro la squadra di Paulo Fonseca si sono fatti rimontare a 4 minuti dal 90esimo dopo aver a loro volta ribaltato la situazione di svantaggio frutto dei gol di Skirinar e Hakimi che avevano di fatto cancellato il vantaggio siglato da Pellegrini, nel primo tempo, con evidente deviazione di Bastoni.

L'Inter ha da sempre il grande merito di produrre tante occasioni da rete e di segnare molto e con 43 centri è al momento il miglior attacco del campionato. La fase difensiva, però, rispetto alla passata stagione lascia parecchio a desiderare dato che con i due gol incassati contro la Roma salgono a quota 23 reti subite in campionato in sole 17 partite.

Eppure nel secondo tempo l'Inter ha messo sotto la Roma per quasi mezz'ora ma dal minuto 77' l'inerzia della sfida è girata in favore dei padroni di casa che hanno approfittato dei tanti errori degli uomini di Conte e della stanchezza nerazzurra per piazzare il gol dell'insperato pareggio. Il tecnico salentino, però, è finito sul banco degli imputati per aver sbagliato i cambi che hanno fatto abbassare il baricentro della squadra nell'ultimo quarto d'ora di gioco: per questa ragione è lui l'uomo in meno di questa giornata di campionato.

Nella stagione 2019-2020 l'Inter ha subito 12 rimonte tra campionato, Coppa Italia e Champions League: quest'anno siamo a quota 3, sicuramente meno rispetto alla media dell'anno scorso ma pur sempre in partite chiave contro tre dirette concorrenti come Lazio, Roma e Atalanta. I nerazzurri contro i giallorossi hanno avuto diverse chance per poterla vincere ma l'imprecisione, gli errori evidenti (vedi Vidal sull'1-2 che si mangia l'1-3), un po' di sfortuna nei momenti chiave e la bravura del portiere Pau Lopez autore di un paio di miracoli su Lukaku e Lautaro Martinez non hanno permesso agli ospiti di vincere la partita.

Conte sul banco degli imputati

I due momenti chiave della partita sono stati il minuto 77' con il cambio Lautaro Martinez-Ivan Perisic che ha fatto storcere il naso ai tanti tifosi nerazzurri con l'argentino assolutamente uno dei migliori in campo e spina costante nel fianco della difesa giallorossa. Al minuto 82', però, Conte l'ha combinata più grossa, secondo la maggior parte dei sostenitori dell'Inter, sostituendo Achraf Hakimi, autore dello splendido gol dell'1-2 per inserire l'ex della partita Aleksander Kolarov consegnando di fatto l'inerzia della partita nelle mani della squadra di Fonseca.

Conte serafico

Al termine del match che ha fatto perdere due punti d'oro all'Inter, Conte si è mostrato sereno davanti alle telecamere:"Abbiamo fatto una buonissima prestazione, magari è partito a rilento ma poi è salito a livello di intensità ed è stata una buona. La Roma ha gli stessi nostri obiettivi, ed è la terza forza del campionato, venire qui e fare questo tipo di partita significa che siamo una squadra che ha una buona organizzazione e fisionomia", il commento del tecnico salentino.

"La squadra si è abbassata tanto? I cambi sono stati fatti ruolo per ruolo, non è che uno si inventa chissà che cosa. Ci siamo abbassati forse inconsciamente. Alla fine subentra anche l'ansia del risultato che ti porta mentalmente ad abbassarti, noi dalla panchina dicevamo di stare alti. Però subentra anche il livello psicologico, chi sta sotto non ha nulla da perdere e si butta davanti. Dobbiamo sicuramente lavorare sotto questo aspetto. Tante volte in svantaggio? Noi prendiamo gol anche perché pressiamo in avanti e lasci qualche contropiede", la disamina di Conte sul match contro la Roma.

Mercato bloccato

Sul tema mercato sia Beppe Marotta che Conte sono stati molto chiari. Il tecnico leccese però ci ha tenuto a spegnere sul nascere ogni tipo di discussione in merito: "Dimenticate il discorso mercato per l'Inter perché a me hanno detto questo. Leggo che voglio questo o quest'altro, ma passa sempre il messaggio sbagliato. Da agosto non esiste il verbo volere, c'è il verbo lavorare che io conosco molto bene".

Social roventi

Come al solito gli utenti sui social network non hanno risparmiato critiche feroci all'allenatore dell'Inter per i cambi che hanno fatto abbassare troppo il baricentro alla squadra che ha poi subito il gol di Mancini che hanno fatto scivolare i nerazzurri da 39 a 37 punti. "Ma la mentalità vincente di cui parla Antonio Conte è la stessa vista nel difendere gli 1-0 contro il Napoli o i 2-1 contro la Roma? Forse è a lui che bisognrebbe trasmetterla, e non ai giocatori. Lui, da quando è all'Inter, con la parola vincente, non ha nulla a che fare. Nulla.", un commento al veleno su Twitter.

E ancora: "Questi 2 punti persi dall'Inter portano la firma di Antonio Conte: stava dominando e invece di inseguire l'1-3 ha prodotto una serie di piccoli smottamenti all'indietro (Hakimi fuori, Perisic dentro, Lukaku abbandonato...) che hanno fatto di smettere di giocare i suoi" , di questa portata le opinioni di molti tifosi dell'Inter inviperiti con Conte per i cambi di Lautaro Martinez e Hakimi, due dei migliori in campo tolti dal campo nel momento sbagliato. Domenica sera a San Siro ci sarà il big match contro la Juventus mentre il Milan sarà impegnato lunedì 18 gennaio in casa del Cagliari: i rossoneri sognano la fuga scudetto.

La classifica di Serie A

Milan 40, Inter 37, Roma 34, Juventus* 33, Atalanta* e Napoli* 31, Sassuolo 29, Lazio* 28, Verona 27, Benevento 21, Sampdoria 20, Fiorentina 18, Bologna 17, Udinese 16, Spezia, Genoa e Cagliari 14, Torino e Parma 12, Crotone 9

*una partita in meno

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