La rocambolesca vittoria dello Spezia in casa del Milan, al netto del clamoroso errore arbitrale, conferma il trend cambiato in serie A: il fattore campo non conta più. E se nel periodo più nero della pandemia i frequenti colpi esterni erano attribuiti all'assenza del pubblico sugli spalti, oggi la variabile è la diversa mentalità delle squadre, anche delle medio-piccole che non vogliono più fare da semplici sparring partner negli stadi delle big. Il dato dopo 22 giornate (pur mancando 5 gare da recuperare) è eloquente: i successi in casa (85) sono solo di poco superiori a quelli in trasferta (81). In pratica, il 49 per cento - ovvero quasi la metà - dei punti assegnati finora sono arrivati lontano dalle mura amiche. Quasi un record da quando esistono i tre punti a partita (stagione 1994/95). Tutte le giornate hanno registrato almeno un successo fuori casa, con il massimo di sei nella 4ª e nella 20ª giornata, undici i successi esterni solo negli ultimi due turni. Di sicuro hanno contato le cinque sostituzioni che cambiano volto alle gare anche più scontate, la maggiore velocità del gioco moderno, il Var che «pesca» rigori magari prima ignorati e l'abbandono della scuola difensiva, visto che oggi i calciatori di casa nostra sono meno allenati sulle marcature.
Ma è il confronto con gli altri campionati top d'Europa che attesta il netto cambio di tendenza della nostra serie A. Nella Ligue 1 francese 20 successi di differenza tra casa e trasferta (81 a 61) che diventano 22 in Premier League inglese (85 a 63), salgono a 33 (85 a 52) nella Liga spagnola e addirittura arrivano a 35 nella Bundesliga tedesca (82 a 47). Insomma, da noi si gioca di più per vincere, anche in campo nemico. D'altronde la serie A è il torneo dei Top 5 del continente dove in media si pareggia di meno, appena il 22,8 per cento delle gare.
Scendendo nel dettaglio, colpisce il dato dell'Atalanta, la squadra che regala da anni un calcio di dimensione europea. La formazione di Gasperini è imbattuta in trasferta (con nove vittorie su 11 gare), ma ha già perso tre volte in casa. Da primato quindi lontano dal Gewiss Stadium, dove invece ha una media punti di appena 1,30 a partita. Realtà provinciali come Empoli, Sassuolo e Spezia vantano rispettivamente 5 e 4 successi esterni, meglio di quanto fatto nel proprio fortino. Che non è più tale nemmeno per la Juventus: l'Allianz Stadium è stato violato sei volte negli ultimi 13 mesi (tre dall'agosto scorso a oggi), esattamente gli stop subiti nei precedenti nove anni di vita dell'impianto della Continassa. Anche Roma, Milan e Napoli registrano già tre cadute interne, mentre il Genoa ha conquistato la sua unica vittoria stagionale a Cagliari, siglando anche 5 pareggi lontano da Marassi.
In controtendenza c'è soprattutto l'Inter di Inzaghi che, pur bilanciando abbastanza tra casa e trasferta i suoi 50 punti, ha vinto di più a San Siro, unico terreno ancora inviolato almeno quando ci giocano i nerazzurri. Proprio al Meazza la squadra di Conte costruì nella scorsa stagione la vittoria dello scudetto, Inzaghi si augura che vada ancora così. Visto l'andazzo, sarebbe meglio migliorare un po' il rendimento esterno...
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