Si sono radunati in 75mila, con posti esauriti da giorni, al Santiago Bernabeu di Madrid ieri intorno a mezzogiorno per vedere da vicino Kylian Mbappé. Un orario insolito per la Spagna, ma del resto lo stadio bisognava liberarlo il più in fretta possibile per consentire la preparazione del palco per i 4 concerti della cantante colombiana Karol G. I 75mila dell'ora di pranzo invece volevano vedere da vicino l'acquisto dell'anno, forse del decennio, da parte del club campione d'Europa: un affare a parametro zero nonostante un robusto bonus (100 milioni) alla firma del contratto quinquennale da 15 milioni netti a stagione.
«Si realizza un sogno, ma ora ne ho un altro: essere all'altezza di questo club. Sono pronto a giocare in tutte le posizioni dell'attacco, a seconda di quello che vorrà l'allenatore», sono state le prime parole, forse di circostanza, per il francese, reduce da un Europeo disastroso condizionato anche dalla frattura al naso subita al debutto contro l'Austria. «Ho già parlato con i medici del Real Madrid - ha aggiunto Mbappé -. Se ci sarà bisogno di un'operazione? Sicuramente farò di tutto per essere presente già il 14 agosto per la Supercoppa Europea». Una partita che, ricordiamolo, i blancos disputeranno a Varsavia contro l'Atalanta.
Per Kylian inizia la nuova vita, insomma, da Parigi a Madrid in questa Spagna che ormai non sa più contenere l'entusiasmo provocato dai recenti successi sportivi. Domenica assolutamente irripetibile infatti con Alcaraz trionfatore a Wimbledon nel pomeriggio e la nazionale campione d'Europa la sera battendo l'Inghilterra dopo che lo stesso Real lo scorso 1 giugno aveva sollevato la Champions League. Con un Barcellona, non dimentichiamolo, che a distanza cerca di rialzare la testa grazie all'esplosione a livello internazionale del suo giovanissimo fenomeno, quel Lamine Yamal che attende, come sussurra radio-mercato, l'arrivo in blaugrana di Nico Williams, l'altro protagonista del successo spagnolo all'Europeo. Ci vogliono 58 milioni che al momento il Barça non pare avere a portata di tasche.
Insomma, i fasti del passato nella Liga sembrano poter tornare dopo gli addii in epoca recente dei vari Messi, Neymar e Benzema: ora c'è una nuova generazione di talenti capace di attirare l'attenzione.
La presentazione di Mbappé ieri ha ricordato a tal proposito quella di Cristiano Ronaldo, stesso stadio e stesso numero di maglia (la 9) al Real Madrid, ma nell'estate del 2009: «Con lui ci sentiamo spesso, mi riempie di consigli e io lo ascolto visto che ha fatto la storia di questo club». Parole che suonano come un guanto di sfida.
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