Capello spiega tutto: "Cosa accadrà nel campionato..."

L'ex tecnico di Milan, Juve e Roma ha analizzato le big del campionato italiano al via della prossima stagione

Capello spiega tutto: "Cosa accadrà nel campionato..."

Il countdown è iniziato, nel prossimo weekend la Serie A prenderà il via con la prima giornata. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato le big del campionato italiano ai nastri di partenza della nuova stagione.

"Sarà il campionato degli allenatori. Abbiamo fatto il pieno. Sarri, Allegri, Spalletti, Mourinho... C'è chi ha dato tanto, ma può dare ancora. Il mercato è aperto e dovranno essere bravi a intervenire in corsa" rivela l'ex allenatore e commissario tecnico. Tra i grandi ritorni spicca quello di Massimiliano Allegri, tornato sulla panchina della Juventus dopo due anni: "Parte in pole position dopo le cessioni dell'Inter. Le aspettative sono tutte su Allegri e lo dico spassionatamente: non sarà facile ripetere il ciclo precedente. Deve mostrare forza e pugno deciso. Non vorrei che i calciatori prendano il suo ritorno come un alibi per scaricare le responsabilità. Mi attendo qualcosa da De Ligt e Dybala, che ha potenziale da numero uno, ma gli è mancato sempre qualcosa".

Sembra aver perso le sue grandi certezze invece l'Inter campione d'Italia, dopo l'addio di Conte e Lukaku. Sui nerazzurri però Don Fabio va controcorrente: "Non sono d’accordo: è andato via l’allenatore, sono partiti due campioni, ma il telaio resta di buona qualità. Dzeko è perfetto per sostituire uno come Lukaku. Calhanoglu ha colpi importanti. Simone Inzaghi con poche parole può caricare il gruppo: dimostrate che l’Inter non era soltanto Lukaku e Hakimi". Sull'altra sponda del Naviglio il Milan torna in Champions dopo sette anni: "Ha un progetto avviato. Giroud è un attaccante di spessore internazionale. Mi aspetto l'esplosione di un talento dal potenziale enorme come Rafael Leao. Mentre deve dare segnali di crescita Tonali. Bisogna però valutare gli effetti dell'addio di Donnarumma. Ha sposato un club di cui ora si parla in tutto il mondo, ma il Milan meritava più riconoscenza".

La Serie A ritrova un altro grande personaggio, Josè Mourinho, che approda sulla panchina giallorossa sulla quale proprio Capello vinse uno storico scudetto venti anni fa: "Ha la personalità giusta per una piazza come Roma, ma i problemi non mancano. La partenza di Dzeko mi ha sorpreso: non era solo il centravanti, ma anche una fonte di gioco. Ha azzeccato il portiere con Rui Patricio, mentre Abraham può essere una soluzione importante. Il colpo potrebbe essere Zaniolo, il più grande talento italiano".

Da tenere d'occhio le altre protagoniste, a partire dal Napoli: "Spalletti ha la squadra pronta, deve solo sperare di non perdere pezzi. La cessione di Koulibaly va scongiurata. Il Napoli ha basi più solide rispetto alla concorrenza". Tutta da scoprire invece la nuova Lazio: "La chiave è l'impatto del calcio di Sarri con un gruppo di qualità plasmato negli anni da Inzaghi".

Grandi lodi infine all'Atalanta, sempre più una realtà del calcio italiano ed europeo: "Sono un modello. Allenatore di grandissimo livello, presidente ex giocatore che conosce benissimo le dinamiche, struttura abile nell'individuare i talenti. Nel gioco, mi ricorda il Liverpool di Klopp".

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