Capitan Donnarumma evita che sia un naufragio

Le grandi parate del portiere tengono a galla Spalletti. Ma a tradirlo è una deviazione che sbatte su Calafiori

Capitan Donnarumma evita che sia un naufragio
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nostro inviato a Gelsenkirchen

L'Italia, ieri sera, non c'è stata e Luciano Spalletti lo ha ammesso senza problemi: «La differenza l'ha fatta la freschezza e la condizione generale, la chiave del problema è quella che avevo detto alla vigilia, siamo stati sotto livello per reazione, per riguadagnare sui retropassaggi, poi con tre-quattro cambi abbiamo creato qualche situazione che ci potevamo anche portare a pareggiare la gara». Il ko con la Spagna che ci costringerà a conquistare la qualificazione (basterà un punto) nell'ultima gara del girone a Lipsia con la Croazia. «Dipenderà da come ci arriveremo e dalle scelte che avremo nel giocare la palla», ha aggiunto il Ct che avrà ora tre giorni per preparare la sfida che potrebbe qualificarci per gli ottavi da seconda del girone.

Donnarumma l'aveva immaginata diversa questa notte. Magari simile, anche se non poteva esserci un epilogo ai rigori, a quella di tre anni fa quando sventò il tiro dal dischetto di Morata dopo aver subito un gol dall'attaccante spagnolo quasi alla fine dei 90' regolamentari. E alla fine della partita di Gelsenkirchen si è seduto al centro del campo sconsolato dopo essere salito fino all'area avversaria nell'ultimo vano assalto dell'Italia per evitare una sconfitta francamente meritata. La sua avventura in Germania era ripartita con una fascia di capitano in più e un stagione alle spalle contraddistinta da errori e pesanti critiche. E contro la Spagna è tornato a sfoderare le parate che lo hanno fatto grande al Milan prima, in azzurro poi e al Psg nelle ultime stagioni. Interventi che ci hanno permesso un ko onorevole nel punteggio: subito un volo per togliere da sotto la traversa la zuccata di Pedri, poi la parata di piede su Morata che aveva scavalcato Bastoni e il tocco prodigioso sul tiro teso di Fabian Ruiz. Tutto in 24 minuti e mezzo. E nella ripresa altre tre parate, pure nel finale quando l'Italia ha cercato di mettere fuori la testa e ovviare a una superiorità schiacciante degli spagnoli. Anche nell'azione che ha portato allo sfortunato (e decisivo) autogol di Calafiori ci aveva messo la manona sulla «spizzata» di Morata dopo il cross di un Nico Williams straripante.

«Abbiamo sbagliato troppi passaggi facili, quando sbagli così tanto loro hanno qualità e ti puniscono, siamo arrabbiati - ha

detto Donnarumma alla fine del match -. Ora il destino è nelle nostre mani nell'ultima partita, ma non fasciamoci la testa dopo questo risultato. Avremo tempo per riprenderci e sono sicuro che porteremo a casa il risultato».

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