Cardinale rifinanzia il prestito di Elliott e si allunga la vita al Diavolo

Mossa a sorpresa di Red Bird che investe altri 170 milioni e posticipa la scadenza del prestito al 2028

Cardinale rifinanzia il prestito di Elliott e si allunga la vita al Diavolo
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Gerry Cardinale, il numero uno di RedBird, il fondo americano proprietario delle quote del Milan, ha giocato d'anticipo. Si capisce forse soltanto ora il vero impedimento per il quale nei giorni scorsi è rimasto negli Usa evitando di partecipare alla festa per i 125 anni del Milan, assenza molto criticata. Con una mossa a sorpresa, che tra l'altro denota la determinazione del fondo RedBird di restare a lungo alla guida del club rossonero, Cardinale ha rifinanziato il vender loan con il vecchio proprietario, il fondo Elliott guidato dalla famiglia Singer. Per effetto di questo rifinanziamento è stata spostata la scadenza, prevista in origine ad agosto 2025, tra otto mesi quindi, al luglio del 2028. Non solo. Ma, particolare ancora più interessante, Cardinale ha effettuato contestualmente un ulteriore investimento di 170 milioni di euro che riduce pertanto la quota capitale del prestito a 489 milioni come recita la nota pubblicata dal Milan.

La novità sul fronte della proprietà si porta dietro alcuni significati molti precisi. Eccoli: 1) rilanciando la propria azione risponde ai cori della curva sud che gli aveva chiesto di vendere il club; 2) ha smentito alcune indiscrezioni secondo le quali era pronto a cedere le quote del Milan ad altri investitori; 3) con il versamento di 170 milioni di euro per ridurre la quota rimasta del vender loan ha dimostrato che non è proprio uno squattrinato; 4) il messaggio politico è quello di far sapere che il suo progetto sul Milan non è di corto respiro. E soprattutto che nel frattempo può lavorare per trovare investitori interessati al dossier nuovo stadio che da ieri ha assunto nuovi contorni. Paolo Scaroni, il presidente, infatti ha pubblicamente spiegato che «dopo la decisione della Sovraintendenza di togliere il vincolo dallo stadio di San Siro, l'opzione nuovo stadio a Milano è tornata quella principale». Opinione confermata contestualmente anche dal sindaco Sala che ha indicato nel 2025 l'anno decisivo per sciogliere finalmente il nodo dello stadio nuovo, unico, da dividere tra Milan e Inter.

A questo punto il progetto San Donato - per il quale lo stesso Cardinale aveva investito la cifra di 55 milioni di euro per l'acquisto dei terreni e l'inizio dei lavori di recinzione dell'area destinata all'impianto - ritorna malinconicamente nel cassetto.

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