
In principio fu la Motorwagen, la prima automobile della storia ideata da Karl Benz. Un piccolo e ardito veicolo, alimentato da un coraggioso motore a scoppio, che fece scattare la scintilla a un universo pieno di passione e interesse. Come poteva una carrozza non trainata da cavalli muoversi con tanta grazia ed efficacia sulle polverose strade del 1886? Non c'erano trucchi e sortilegi, ma un'innovazione in grado di cambiare la storia. Bertha Benz, moglie del pionieristico ingegnere, fu la prima persona a guidare un'automobile, che per forme e stile non poteva che essere avvicinabile a un cocchio o un calesse. Da quel momento in poi, l'auto divenne anche uno strumento di seduzione, un'opera d'arte mobile. Già a partire dai primi anni del 900 i carrozzieri divennero stilisti, designer e lanciarono delle mode. Le macchine divennero sempre più sofisticate nella loro complessità, fluide e scolpite, abbaglianti come l'Art Déco o l'Art Nouveau. Curve pronunciate e linee levigate servivano per fendere l'aria e raggiungere i record di velocità, grande impresa che l'uomo mirava di conquistare negli anni '30 del secolo scorso, prima che le armi iniziassero a risuonare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il design dell'auto prese un'altra strada.

L'aerodinamica divenne ancora più importante e la ricerca di linee semplici fu un po' il caposaldo di quel periodo. Semplice non voleva dire povero, anzi, significava eleganza. Fattezze rotondeggianti e amichevoli furono il traino del settore automotive fino agli anni '70, quando la crisi petrolifera impose un ulteriore passaggio in avanti. Forme affilate e carrozzerie compatte servivano a ridurre i consumi, divenuto parametro da osservare con attenzione. Col progresso tecnologico, con l'affacciarsi delle gallerie del vento e dell'elettronica da custodire all'interno dei corpi vettura, l'automobile visse un'altra fase che dagli spigoli accentuati portò ad avere nuovamente delle sinuosità più vistose. Una tendenza che ha perdurato fino a pochi anni fa, quando all'orizzonte si sono affacciate nuove alimentazioni, ibride e soprattutto elettriche. Queste ultime vantano design spiccatamente aerodinamici grazie alla riduzione delle componenti meccaniche. E regalano ai progettisti una libertà più ampia rispetto al passato potendo ottimizzare la silhouette con forme eleganti, scudi inferiori ed elementi dinamici attivi. Ciò riduce la resistenza dell'aria e migliora l'autonomia del veicolo, fattore fondamentale per incrementare l'efficienza.
Senza i vincoli del motore, sono soprattutto gli abitacoli a mutuare il loro abituale aspetto. Lo spazio interno è diventato un salotto di casa, con schermi digitali e dispositivi concepiti per innalzare il relax e l'esperienza. In attesa che il design cambia ancora una volta.
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