"Io non sarò mai nemico della Roma", parole griffate Luciano Spalletti alla vigilia del match tra il Napoli e il suo passato. L'Olimpico, però, gli ha riservato solo fischi e insulti ma nonostante questo il tecnico toscano è uscito a testa alta dal suo ex stadio e con tanto orgoglio. Il tifo giallorosso non gli ha perdonato il trattamento riservato a Francesco Totti nell'ultimo anno della sua carriera e questa cosa, secondo la maggior parte dei tifosi, resterà un'onta indelebile nel rapporto tra Spalletti e la Roma.
In difesa di Spalletti
C'è una persona, però, che ha deciso di prendere le parti di Luciano Spalletti scagliandosi contro i tifosi della Roma ma soprattutto riservando una stoccata al veleno al suo amico Francesco: “È una vergogna. Tra 20 anni Totti sarà dimenticato, in eterno saranno ricordati i Maradona, i Messi, i Cruijff. De Rossi che è cento volte più romanista di lui è già quasi finito nel dimenticatoio, C'è stato il periodo di Bruno Conti, poi di Totti e ora c'è Pellegrini, che forse giocherà nella Roma per 20 anni e vincerà uno Scudetto. Ragazzi, si cambia", questo l'affondo di FantAntonio alla Bobo Tv su Twitch.
"È una vergogna. Un allenatore che ha amato Roma, ama Roma, e ha fatto delle cose divine. L'hanno fischiato perché ha fatto smettere Totti. Per me è uno scandalo e lo dico a malincuore perché li mi amavano. Tutto è venuto fuori perché Spalletti non faceva giocare il ‘pupo', a cui io voglio bene. Ma se oggi, a 45 anni, gli chiedi di giocare lui risponde di poter fare ancora la differenza. Spalletti faceva le scelte, è ingiusto il comportamento avuto con lui. Non meritava fischi ma ovazioni", questo il pensiero di un inviperito Antonio Cassano.
De Rossi più di Totti
Secondo Cassano, inoltre, Daniele De Rossi sarebbe ancora più romanista di Francesco Totti, del capitano di mille battaglie: "De Rossi era capitan futuro, ve lo ricordate? Ecco lui è quasi finito nel dimenticatoio. Io non ho mai visto una persona, che non sia Daniele De Rossi, più attaccata alla propria squadra. Il ‘pupo' era attaccato alla Roma? Daniele cento volte di più.
Quando si perdevano i derby io l'ho visto piangere. Se gli apri il braccio esce sangue romanista. Totti era romanista, Daniele ancora di più. I giocatori e gli allenatori passano, a rimanere in eterno è la Roma".
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